Volontari e detenuti in permesso rimuovono 6 tonnellate di rifiuti in 13 città
Iniziativa di Plastic Free Onlus e Seconda Chance fra reinserimento sociale e ecologia

I detenuti durante la pulizia, ottobre 2025 Plastic Free
TERMOLI (Campobasso). Più di un centinaio di detenuti in permesso premio hanno una giornata nel segno dell’ambiente e del riscatto sociale insieme a dodici affidati in prova al servizio sociale: con loro, oltre 230 volontari hanno unito le forze per ripulire parchi, spiagge e aree urbane in tredici città. Porta la firma di Plastic Free Onlus la mobilitazione che ha portato alla rimozione di 5.580 chili di plastica e rifiuti.
L’iniziativa ha coinvolto detenuti provenienti da 15 istituti penitenziari: Torino, Ivrea, Varese, Padova, Prato, Viterbo, Frosinone, Vasto, Teramo, Pescara, Secondigliano, Locri, Laureana di Borrello, Caltagirone e Cagliari. Hanno operato fianco a fianco con i volontari Plastic Free nelle rispettive città (l’appuntamento previsto a Marina di Massa è stato rinviato a causa del maltempo, ma sarà recuperato prossimamente).
L’organizzazione impegnata nel contrastare l’inquinamento da plastica è tornata a collaborare con Seconda Chance, associazione che promuove il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti: in tal modo, in una nuova giornata di impegno condiviso, si sono uniti due mondi solo in apparenza distanti: la tutela dell’ambiente e il reinserimento sociale.
«Ogni raccolta è diventata un’occasione di incontro e fiducia, – viene sottolineato dagli organizzatori – cittadini e detenuti hanno condiviso gesti concreti di rispetto e solidarietà: l’ambiente si è trasformato in un terreno neutro e inclusivo, capace di abbattere barriere, creare relazioni e generare cambiamenti reali e duraturi».
Questo nuovo risultato si inserisce nel percorso avviato tre anni fa tra Plastic Free e Seconda Chance, viene messo in risalto dai promotori dell’iniziativa: la sinergia continua a rafforzarsi grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria, la Magistratura di Sorveglianza, i Comuni, le aziende di igiene urbana, le associazioni locali e centinaia di volontari in tutta Italia.











