Federlogistica: di cosa c’è bisogno nel sistema operativo della comunità portuale
Occorre proseguire la digitalizzazione e allargarla a Savona e Vado

Porto di Genova dall’alto
GENOVA. Viaggi con container vuoti e transiti interni tra terminal portuali: come evitare questi “coni d’ombra”. È una questione all’esame del tavolo sul Port Community System Operativo (Pcso) del porto di Genova: lo gestirà Liguria Digitale per conto dell’Authority di Palazzo San Giorgio guidata da Matteo Paroli, e lo dovrà fare «in tempi strettissimi». Non è tutto: c’è da proseguire il percorso di digitalizzazione integrata dei processi logistico-portuali «estendendo il sistema anche ai terminal di Savona e Vado Ligure» mettendoli in sinergia con gli investimenti Pnrr e con il programma ministeriale “LogIn Business” per la digitalizzazione della catena logistica nazionale. Di nuovo, in tempi strettissimi: il traguardo è da raggiungere «nei primi giorni di dicembre con l’adeguamento dei dispositivi e delle applicazioni utilizzate dalle aziende di autotrasporto».
È su questi aspetti che richiama l’attenzione Federlogistica-Conftrasporto, ricordando che «attualmente il sistema rileva prevalentemente la merce e non le targhe»: si rende necessario – viene sottolineato – un aggiornamento tecnico per assicurare «la tracciabilità completa dei mezzi e delle operazioni». Semza dimenticare che «permangono difficoltà nella dematerializzazione documentale, con ritardi da parte di alcuni soggetti, tra cui le Dogane, e criticità legate all’uso di applicazioni diverse».
Le principali novità annunciate includono:
- riduzione dei tempi di validità dei viaggi autotrasporto: lo stato “da pianificare” «passerà da 8 a 4 giorni»;
- obbligo di utilizzo dell’app mobile Eva («per la gestione dell’ingresso in porto e la conferma dell’ordine di manovra»);
- integrazione dei “buffer” interni nei flussi operativi Pcs («con notifiche in tempo reale tra terminal, varchi e operatori»);
- estensione della gestione digitale ai container vuoti e ai transiti interni («in linea con l’ordinanza 7/21 e con la strategia di digitalizzazione completa del ciclo portuale»).
«La ripresa dei lavori sul Port Community System Operativo – queste le parole di Gianfranco Tiezzi, coordinatore di Federlogistica Liguria – è un segnale positivo per tutto il sistema logistico ligure, indispensabile per aumentare efficienza, trasparenza e competitività».
Federlogistica Liguria annuncia che continuerà a collaborare con l’Autorità di Sistema Portuale e con Liguria Digitale per assicurare che «le nuove implementazioni siano realmente funzionali alle esigenze operative delle imprese e coerenti con le linee del programma “LogIn Business” e con gli obiettivi di innovazione promossi a livello europeo».











