Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
SINDACATI

«L’Ispettorato del Lavoro funziona se si valorizza il personale»

Fp Cgil, Uilpa e Usb annunciano per martedì 25 un presidio a Livorno

LIVORNO. L’Ispettorato del lavoro deve essere «messo in grado di funzionare appieno: servono innanzitutto investimenti per gratificare il personale per il lavoro che svolge e per la responsabilità che ha». A dirlo sono i sindacati Fp-Cgil, Uilpa e Usb mentre annunciano che per la mattina di martedì 25 novembre dalle 9 alle 11 è previsto «un presidio di lavoratrici e lavoratori davanti alla sede dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) di Livorno, in via Fiume 30». L’iniziativa – viene spiegato – rientra all’interno della mobilitazione indetta a livello nazionale.

«Occorre rendere l’Ispettorato nazionale del lavoro più attrattivo rinnovando contratti che garantiscano la crescita degli stipendi e del loro potere d’acquisto», viene sottolineato dai promotori dell’iniziativa di lotta: viene richiesta l’introduzione di «misure adeguate incentivanti così da arginare la mobilità verso altri enti del personale soprattutto nuovo assunto».

È per questo motivo – viene sottolineato presentando le ragioni del presidio – che «l’incremento del personale è diventato urgenza impellente» mentre l’ultimo concorso da ispettore tecnico «si sta rivelando un sostanziale fallimento in grado di coprire forse la metà dei posti messi a bando» (senza contare che problemi simili, «se non più gravi», riguardano anche il personale amministrativo). Di più: è indispensabile ammodernare «la struttura informatica che, a distanza di anni, appare ancora eccessivamente fragile e ancora troppo incompleta e soprattutto non adeguata ai tempi e incapace di mettere a disposizione gli strumenti necessari a partire dalle banche dati», mettono in risalto le tre sigle sindacali che hanno messo in cantiere questa mobilitazione.

Fp Cgil, Uilpa e Usb invitano a «superare la logica svilente dei numeri nelle attività di vigilanza» e, semmai, tornare ad un approccio «più incentrato sulla qualità». C’è bisogno – si afferma – di «coinvolgere tutto il personale nelle attività, in una progettualità e in una visione organizzativa che oggi appare, invece, troppo appannata e confusa: un Ispettorato nazionale del Lavoro e una vigilanza sul lavoro che funzioni a pieno regime è alla base di un sistema produttivo sano e sicuro».

Pubblicato il
21 Novembre 2025

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio