L’eco-industria che acchiappa la CO2 e ne fa una materia prima
L'azienda volterrana Altair premiata da Federchimica

Lo stabilimento di saline Altair Chemical di Volterra
VOLTERRA (Pisa). Il progetto si intitola “Carbonato di potassio da cattura CO2” ed è sviluppato nello stabilimento di Saline di Volterra (Pisa) dall’azienda chimica toscana Altair Chemical: Federchimica, l’organizzazione degli Industriali del settore, gli ha assegnato il “Premio Responsible Care” 2025 che ogni anno punta a valorizzare i progetti industriali che, a giudizio dell’organizzazione confindustriale, meglio interpretano i principi di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale.
Stiamo parlando di un progetto che mira a limitare in modo sensibile – è stato detto – le emissioni climalteranti «grazie al recupero di parte dell’anidride carbonica generata dai processi produttivi, trasformandola in una nuova materia prima».
Altair Chemical fa parte della holding Esseco Industrial e opera nello stabilimento di Saline di Volterra, in provincia di Pisa: si occupa della produzione di derivati chimici dell’elettrolisi di cloruro di potassio e agrofarmaci, prodotti per la frutta, la frutta secca e la cioccolata.
È da specificare, come avvertono i tecnici illustrando il progetto, che con questo sistema si utilizzano «fino a 8mila tonnellate di CO2 all’anno, di cui la metà catturata direttamente dalla cogenerazione interna». In tale modo, secondo quanto viene precisato dall’azienda, si riduce del 20% l’uso di metano dell’impianto interessato si riutilizza il 30% della CO2 emessa dal cogeneratore. A ciò si aggiunga che l’approvvigionamento dell’anidride carbonica – la CO2, appunto – non avviene più dall’esterno, e dunque si elimina del tutto il trasporto via camion della CO2 di sintesi.
La premiazione si è svolta a Milano, nell’ambito della presentazione del 31° Rapporto Responsible Care, durante la “Giornata Nazionale Sicurezza, Salute e Sviluppo Sostenibile” promossa da Federchimica. Il programma “Responsible Care”, attivo in Italia dal 1992 e adottato oggi da circa 170 imprese, punta a favorire «una chimica più sicura, efficiente e sostenibile, in linea con gli obiettivi ambientali europei e internazionali».











