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ITALIAN CRUISE DAY IN TOUR

Ancona punta sulle crociere: undici mesi di arrivi e due toccate in più

In ballo il banchinamento del molo Clementino e il nuovo terminal turisti

Sede Authority di Ancona

ANCONA. Il prossimo anno la stagione crocieristica del porto di Ancona sarà più lunga e vedrà due navi in più. Il via il 19 febbraio con l’arrivo della nave “Viking Star”, che ha chiuso il calendario 2025 proprio sabato scorso (e che chiuderà il 6 dicembre anche gli arrivi del prossimo anno). Si tratta di una stagione lunga «ben undici mesi» e questo offrirà l’opportunità «anche per destagionalizzare il turismo nella regione». Le cifre: saranno 48 le toccate nel corso del 2026, due in più rispetto a qquest’anno. Con l’arrivo di 11 navi di otto diverse compagnie di navigazione: Msc Lirica (con 30 toccate), Viking, Marella, Regent Seven Seas, Travelmarvel, Ponant, Club Med e Aurora Expeditions.

Sarà di quest’ultima compagnia la nave “Douglas Mawson” che toccherà per la prima volta il porto dorico. Come l’esploratore australiano da cui prende il nome, che compì una spedizione in Antartide, la nave è specializzata nei viaggi nelle regioni polari a cui accompagna anche le crociere nel Mediterraneo e nell’Adriatico.

Queste indicazioni emergono dall’ “Italian Cruise Watch”, il report messo nero su bianco da Risposte Turismo e presentato ad Ancona nell’evento “Italian Cruise Day in tour – Benvenuti a bordo: scoprire Ancona e le Marche attraverso le crociere”. Stiamo parlando di una iniziativa organizzata dall’Authority marchigiana nella propria sede come uno dei tasselli del puzzle del progetto europeo Adrijoroutes (“Promuovere soluzioni sostenibili per il turismo culturale marittimo”) del programma Interreg Italia-Croazia 2021-2027.

Occhi puntati anche sul fatto che il porto di Ancona ha in gestazione il progetto del nuovo banchinamento del molo Clementino: questo consentirà di accogliere navi di una lunghezza maggiore. Nel frattempo, l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale investe nella realizzazione del nuovo terminal crociere e passeggeri alla banchina 15, con una superficie di 1.600 metri quadrati e risorse per 7,2 milioni di euro. A che punto siamo? È stato segnalato che «si è concluso l’iter autorizzativo per il progetto di fattibilità» e che «entro l’anno sarà pubblicata la gara di appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori».

La stagione appena conclusa – è stato messo in risalto – ha visto «l’arrivo di quattro nuove navi» nello scalo dorico. La diversificazione delle compagnie è uno dei fattori che indicano «l’interesse verso il porto di Ancona, capace di accogliere in prospettiva navi sempre più grandi, ma con un trend che coinvolge anche le navi di piccole e medie dimensioni». Le Marche si posizionano all’11° posto in Italia per numero di crocieristi: è stato rilevati che, anno dopo anno, le destinazioni sono «più interessanti per un turismo di qualità, caratterizzato da luoghi poco noti al grande pubblico e capaci di offrire un’esperienza di contatto diretto con la realtà locale», com’è stato ribadito.

A ciò si aggiunga l’aspetto delle escursioni come elemento determinante del turismo crocieristico, confermato anche dal dossier di Risposte Turismo. I passeggeri, oltre ai tour per scoprire Ancona ed in particolare il centro storico della città dorica, scelgono – viene messo in evidenza – di visitare la Riviera del Conero, le Grotte di Frasassi, Senigallia, Jesi, Osimo, Loreto, Corinaldo e Urbino. Le escursioni si allargano anche oltre i confini regionali e coinvolgono Rimini, San Marino, Perugia e Assisi.

Dal rapporto di Risposte Turismo emerge la crescita del traffico crocieristico nel mare Mediterraneo che, dal 2015 al 2025, ha raggiunto i 41,1 milioni di passeggeri e i 5,2 milioni nel mare Adriatico. Attenzione, però:  nell’ultimo biennio – è stato ribadito – ha pesato il calo dell’arrivo delle crociere a Venezia.

Queste le parole di  Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo: «Ritengo particolarmente importante sottolineare il valore delle crociere nell’attivare un flusso di visitatori in una destinazione creando così economia, scoperta, promozione. Ancona è da anni stabilmente nelle rotte adriatiche e mediterranee, e arrivando ad Ancona i crocieristi scoprono un territorio ricco di eccellenze storico artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche. L’intera regione, con i suoi operatori, con le sue comunità locali, trae beneficio e potrà farlo sempre più da questo movimento turistico, ed è fondamentale conoscerlo ed interpretarlo al meglio così da garantire ai turisti crocieristi un’esperienza di visita all’altezza, generando soddisfazione che si trasforma poi in un efficacissimo strumento di promozione».

Ecco cosa ha detto Vincenzo Garofalo, presidente della Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale:«I porti di Ancona e di Pesaro possono crescere nell’accoglienza dei crocieristi, con livelli di presenze e di prestazioni espressione delle potenzialità dei territori di riferimento». Per questo sull’analisi approfondita di Risposte Turismo sono state chiamate al confronto istituzioni, imprese, operatori turistici e culturali, ha ribadito: «Come lavorare in sinergia per rafforzare la rete di collaborazione, con l’obiettivo di migliorare la promozione, la presentazione e i servizi di luoghi che richiamano sempre più l’interesse dei tour operator legati a questo settore marittimo. Le crociere sono un’opportunità di vetrina per le Marche, per trasformare i crocieristi in turisti. Un’evoluzione che può avvenire se le comunità ne hanno la consapevolezza e il desiderio, se compiono la scelta di cogliere un’ulteriore occasione di crescita legata ad un turismo sostenibile e diversificato».

Pubblicato il
5 Dicembre 2025

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