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ASSARMATORI

Italia apripista del fronte contro l’Ets nell’euro-consiglio dei trasporti

D’accordo Grecia e Malta, ok da Portogallo e Croazia. Messina: Salvini tenga duro

Stefano Messina, presidente Assarmatori

BRUXELLES. L’Italia si è fatta capofila, all’interno del Consiglio europeo dei trasporti in agenda a Bruxelles, di un fronte insieme a Grecia e Malta per mettere l’accento sulle «conseguenze negative dell’Ets applicato al settore marittimo» (stiamo parlando del sistema per scoraggiare le emissioni inquinanti). Il nostro Paese, presente al tavolo con  il ministro Matteo Salvini, ha insistito sull’«urgenza di sospendere la normativa e includere misure correttive per tutelare i segmenti di traffico più fragili: “transhipment”, “autostrade del mare” e collegamenti con le isole maggiori.

A rimarcare questa vicenda è l’Assarmatori per bocca del presidente Stefano Messina: «L’informativa italiana – dice – è completa e coerente con l’impegno che il nostro Paese, insieme ai partner mediterranei, porta avanti da tempo per affrontare le distorsioni create dall’Ets marittimo. Purtroppo, la miopia ideologica di una parte della Commissione, che continua ad affidarsi ad un monitoraggio del mercato parziale e impreciso, sta frenando soluzioni concrete e indispensabili per il settore».

Messina però non demorde: «La nuova attenzione pro-industria mostrata in questi mesi dalle istituzioni europee, e ribadita dall’intervento in aula del commissario ai trasporti Tzitzikostas, lascia però sperare che la revisione della Direttiva, prevista per il prossimo anno, possa finalmente segnare un cambio di passo anche per il trasporto marittimo».

A giudizio dell’organizzazione che raggruppa gli armatori, il “Green Deal” adottato dall’Unione Europea è «una regolazione climatica estremamente rigida e insensibile alle specificità dei segmenti più vulnerabili del sistema marittimo-portuale». L’obiettivo? Guidare una presa di coscienza globale in sede Imo, l’organizzazione Onu del mare, così da «favorire l’adozione di misure climatiche analoghe su scala mondiale» ma lo slittamento del voto sul “Net Zero Framework” ha «però frenato questo percorso».

Per Messina occorre «correggere rapidamente le criticità della Direttiva Ets, senza attendere i tempi delle negoziazioni all’interno dell’Imo». Il numero uno di Assarmatori sostiene che «le misure regionali europee stanno già agevolando l’aumento di investimenti e traffici verso i terminal di trasbordo nordafricani e determinando tendenze di mercato preoccupati sui servizi delle “autostrade del mare” e sui collegamenti con le isole maggiori». Le proposte avanzate dall’Italia e dai due partner mediterranei, – si afferma –  hanno incontrato il favore anche di Portogallo e Croazia. Questo delinea «un piano d’azione chiaro: dalla sospensione dell’applicazione della Direttiva all’esenzione dei segmenti più colpiti. I prossimi mesi saranno decisivi. L’impegno del governo, e in particolare del ministro Salvini, potrà essere determinante nel guidare il fronte mediterraneo durante le prossime negoziazioni».

Pubblicato il
5 Dicembre 2025

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