Assoporti stavolta cerca il presidente fuori dall’assemblea: eletto Petri
È stato nel cda di Eni e Finmeccanica ma anche stretto collaboratore di Ignazio La Russa

Roberto Petri è il nuovo presidente di Assoport
ROMA. Finora le nomine dei presidenti delle Autorità di Sistema Portuale erano state un valzer di ritardi, talvolta clamorosi e talaltra clamorosissimi. Adesso per la nomina del presidente di Assoporti, l’organizzazione di categoria che raggruppa le istituzioni portuali, si è fatto l’esatto contrario: si è giocato d’anticipo e si è eletto all’unanimità il nuovo presidente. Quasi un mese prima del termine ultimo per l’organismo aveva messo per indicare il successore di Rodolfo Giampieri (che peraltro scadeva a fine dicembre).
Stiamo parlando dell’elezione di Roberto Petri, 76 anni: il suo nome era già circolato come papabile per la guida dell’Authority di Civitavecchia ma – lo ricorda “Bluecomomy”, testata online del “Secolo XIX” – era stato escluso in extremis «formalmente per raggiunti limiti d’età, ma anche per la sostanziale opposizione della comunità portuale locale», che chiedeva un nome con maggiore esperienza sul “fronte del porto”. Alla fine gli era stato preferito Raffaele Latrofa, vicesindaco Fdi di Pisa.
Anche Petri viene dal mondo di Fratelli d’Italia: secondo quanto segnala il giornale specializzato “Shipmag”, è un fedelissimo dell’universo meloniano. Anzi, più precisamente: di Ignazio La Russa, attuale presidente del Senato, che quando era ministro della difesa gli ha affidato dal 2008 al 2011 le chiavi della guida della propria segreteria. Un incarico di assoluta fiducia così come lo è la gestione di Italimmobili, la società che ha in mano le proprietà immobiliari del partito di Meloni e La Russa. È da aggiungere peraltro che nel curriculum figurano anche gli anni nei consigli di amministrazione di colossi pubblici come Eni (dal 2011 per tre anni), come Finmeccanica (a cavallo fra il 2005 e il 2008) e come Fintecna (pure in questo caso per un triennio a partire dal 2003).
In questa occasione si è scelto di pescare all’esterno del lotto dei presidenti delle istituzioni portuali che fanno parte di Assoporti. Diversamente da quanto accadeva in passato: aveva alle spalle l’incarico al timone dell’Authority di Ancona il suo predecessore, Rodolfo Giampieri. E così il predecessore del predecessore: Daniele Rossi (Ravenna). Ma anche, risalendo all’indietro nel tempo, Zeno D’Agostino (Trieste) e, prima di lui, Pasqualino Monti (Civitavecchia), Luigi Merlo (Genova) e Francesco Nerli (Civitavecchia e Napoli).
A effettuare la consultazione interna che ha portato al suo nome è stata una commissione ristretta in cui all’inizio di dicembre in casa Assoporti era stato infilato un poker di presidenti: Davide Gariglio (Livorno), Francesco Rizzo (Messina), Eliseo Cuccaro (Napoli) e Francesco Mastro (Bari). Non si può certo dire che siano tutti meloniani di stretta osservanza…
Vale la pena di tener a mente che dal punto di vista politico i prossimi mesi saranno sicuramente rilevanti per Assoporti. Tanto per non cascare giù dal pero, lo dice chiaro e tondo perfino la nota con cui l’organizzazione di categoria delle Autorità di Sistema Portuale dà l’annuncio della fumata bianca per Petri.
«L’elezione di Roberto Petri – queste le parole – si inserisce in una fase particolarmente significativa per il sistema portuale italiano, caratterizzata da un profondo rinnovamento della governance: nel corso del 2025 sono stati infatti nominati 14 nuovi presidenti di Autorità di Sistema Portuale, segnando l’avvio di una nuova stagione per la portualità nazionale». Fin qui è il passato, in futuro c’è dell’altro: «A questo scenario si affiancherà, nel 2026, il previsto varo della riforma portuale, che ridisegnerà assetti, competenze e strumenti di governance del settore. In questo contesto in evoluzione, il ruolo di Assoporti sarà sempre più di coordinamento, rappresentanza e indirizzo, accompagnando le Autorità di Sistema Portuale nell’affrontare le principali sfide globali: transizione energetica, digitalizzazione dei processi logistici, competitività del sistema Mediterraneo, resilienza delle catene di approvvigionamento e integrazione porto-città».
Si è puntato su Petri – così recita la nota ufficiale di Assoporti – in nome della «volontà dell’assemblea degli associati di garantire continuità all’azione di Assoporti». In che modo? «Consolidando al tempo stesso un dialogo costante e costruttivo con le istituzioni, a partire dal ministero delle infrastrutture, con l’Unione Europea e con l’intera comunità marittimo-portuale».
Se non fosse già abbastanza lampante, nel comunicato si aggiunge che, a margine dell’assemblea, «i convenuti hanno deciso di avviare un confronto interno nel prossimo mese di gennaio relativamente alla bozza di disegno di legge di riforma portuale, dopo la sua approvazione nel Consiglio dei ministri, al fine di dare un contributo costruttivo al governo».

La foto di rito del passaggio di cconsegne al vertice di Assoporti: la stretta di mano fra il presidente uscente Rodolfo Giampieri (a sinistra) e il subentrante Roberto Petri
Così il presidente uscente Rodolfo Giampieri: «Sono lieto di aver accompagnato l’associazione in questi 4 anni e mezzo durante i quali abbiamo affrontato tante sfide tutti insieme. Ringrazio i presidenti, i segretari generali e tutti i dipendenti delle Autorità di Sistema per il valore professionale e umano che ho ricevuto, oltre naturalmente alla mia struttura». Aggiungendo poi di passare ora il testimone a Petri («sono certo valorizzerà ancora di più il ruolo di Assoporti in questa nuova fase per la portualità italiana»).
Ecco invece la dichiarazione del neo-presidente Roberto Petri: «Sono onorato di essere stato scelto per questo prestigioso incarico a favore del sistema portuale della nostra nazione, e intendo impegnarmi per il comparto con lo spirito di collaborazione e concertazione con tutti i soggetti coinvolti. La mia cultura ed esperienza personale vede nel mare e nella portualità una delle fonti storiche di ricchezza e di progresso per la nostra nazione. In quest’ottica, in stretta collaborazione con i presidenti delle Autorità di Sistema Portuale, lavorerò perché questa importante fase di trasformazione possa tradursi in un rafforzamento di tutto il settore»,
Mauro Zucchelli











