Ravenna, diventa realtà la rimozione del primo dei tre relitti di navi russe in abbandono
Parte la gara per un intervento di particolare complessità operativa

Il relitto della nave russa “Orenburggazprom” in abbandono da anni e anni nel porto di Ravenna: ora sarà rimosso
RAVENNA. È uno dei tre relitti abbandonati che attualmente occupano spazi all’interno del porto di Ravenna: la nave si chiamava “Orenburggazprom” e la sua rimozione si presenta particolarmente complessa perché, come ricorda l’Authority ravennate, è sprovvisto di disegni strutturali e di piani generali e, dal punto di vista della sicurezza, non è possibile assicurare le condizioni necessarie per poter eseguire delle ispezioni a bordo. Finalmente però l’istituzione portuale guidata da Francesco Benevolo è in grado di annunciare l’avvio delle operazioni grazie al decollo della gara per rimuovere la carcassa di quanto resta della nave.
La particolare difficoltà del lavoro è attestata anche dal fatto che, come vene specificato, l’intervento «costerà circa 9 milioni di euro»: il relitto sarà rimosso dalla sua collocazione attuale e trasportato a un impianto autorizzato al recupero e allo smaltimento dei materiali. Il ministero delle infrastrutture contribuisce alla spesa con un finanziamento di due milioni e mezzo di euro.
Insieme alla “V-Nicolaev” e alla “Vomvgaz” appartiene a un tris di navi fluviali risalenti a fine anni Ottanta e lunghe poco più di 100 metri, di proprietà di un gigante russo, bloccate da quasi vent’anni nel porto ravennate. Trasportavano un carico di pietrame calcareo e vennero fermate, a quanto è stato possibile capire, per via di contestazioni sulle certificazioni di sicurezza.
Resta il fatto che le modalità concrete di rimozione del relitto della “Orenburggazprom” dovranno essere messe a punto in base a complesse valutazioni per stimare il peso complessivo della nave e riuscire a determinare come provvedere al sollevamento, con quali tipi di mezzi da impiegare e in che modo predisporre il trasporto fino al luogo dove la carcassa sarà recuperata e smaltita.

Francesco Benevolo, presidente dell’Authority di Ravenna
Queste le parole di Francesco Benevolo, presidente dell’ente portuale: «Attivare la procedura per arrivare prima possibile alla rimozione dei tre relitti che attualmente si trovano all’interno della Pialassa del Piombone, nel porto di Ravenna, è stato uno dei primi impegni che ho assunto nel giugno scorso, da commissario straordinario dell’Autorità Portuale. Adesso si inizia finalmente con la gara per la rimozione del primo dei tre e credo sia un risultato del quale possiamo essere pienamente soddisfatti perché, in un quadro di grande difficoltà tecnica realizzativa, diamo concreto avvio ad una attività importante per la sostenibilità del nostro porto».
Ecco la dichiarazione del capitano di vascello (Cp) Maurizio Tattoli, direttore marittimo dell’Emilia-Romagna e comandante della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Ravenna: «La Capitaneria di porto accoglie con soddisfazione l’avvio della procedura di gara per la rimozione del relitto della nave “Orenburggazprom”, intervento di elevata complessità tecnica che permetterà lo sviluppo dell’operatività e l’incremento della sicurezza e della tutela ambientale delle circostanti aree portuali. Seguiremo l’intero iter con attenzione e disponibilità, con particolare riguardo agli aspetti ambientali, fornendo all’Autorità di Sistema portuale tutto il nostro supporto di competenza e professionalità affinché quella zona del porto possa essere presto restituita alla comunità portuale per essere valorizzata in termini di sviluppo».











