Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Baviera verso Liguria

Il presidente Forcieri ha illustrato le potenzialità del sistema portuale ligure – Un interporto bavasere?

Lorenzo Forcieri

LA SPEZIA – Quali ostacoli frenano il trasporto transalpino dal punto di vista tedesco e italiano? Quali porti possono svolgere al meglio la funzione di hub di import ed export per l’industria della Germania meridionale?
A queste e altre domande hanno risposto i rappresentanti dei porti liguri nel corso del Forum Italo-Tedesco sulla Logistica e i Trasporti che si è tenuto a Monaco di Baviera, organizzato dalla Camera di Commercio e dalla rivista tedesca DVZ e aperto da Filippo Scammacca del Murgo, console generale d’Italia in Baviera.
L’associazione che riunisce i porti di Genova, Savona e La Spezia era rappresentata dal presidente Lorenzo Forcieri, dal presidente dell’AP di Savona, Gian Luigi Miazza, dal responsabile marketing dell’AP di Genova Pietro Dante Oddone, in rappresentanza di Luigi Merlo, trattenuto in Italia per impegni urgenti.
[hidepost]

Forcieri al centro con gli ospiti bavaresi.


In particolare, Forcieri è intervenuto alla tavola rotonda moderata da Kerstin Kloss, redattrice per l’Italia di Deutsche Logistik- Zeitung.
“Durante il Forum – ha dichiarato Forcieri – abbiamo ribadito l’eccellenza del sistema portuale italiano e ligure in particolare. Certo, non sono mancate alcune critiche rispetto a ciò che ancora nel nostro paese non funziona in ambito logistico. Ma abbiamo detto che porti italiani e liguri funzionano, e bene, e si stanno attrezzando per crescere ulteriormente grazie ad investimenti, provenienti perlopiù da privati. Comunque abbiamo avuto riscontro del fatto che cresce sempre più il numero degli operatori tedeschi che guardano con interesse verso di noi. Anche per quanto riguarda tempi e costi i dati ci confermano che siamo allineati con i porti del nord Europa e forse anche più competitivi. Il fatto è che sussistono nei nostri confronti pregiudizi non più giustificati e dobbiamo superarli accrescendo la fiducia verso di noi.
Durante il Forum il professor Maurizio Maresca ha lanciato l’idea di realizzare un interporto a Monaco. “Trovo l’idea molto interessante – ha detto Forcieri- ci potrebbe essere l’interesse a partecipare sia da parte degli interporti, sia delle Autorità Portuali italiani”.
Come ormai sancito dai progetti di “connecting” dell’UE, la volontà di guardare a Sud per le relazioni commerciali di paesi come Germania, Austria e Svizzera, è convincimento sempre più consolidato tra le associazioni che rappresentano operatori del trasporto e produttori. Le relazioni commerciali in import e export, che rispettivamente valgono 63 e 48 miliardi di Euro per la Germania, pongono l’Italia al sesto posto tra i partner del sud Germania.
Tutti unanimi in platea nel richiedere una maggiore omogeneità delle regole e procedure a livello UE, per rendere più veloce e meno difficile stringere il traffico delle merci, sia su strada che su rotaia e via mare.

[/hidepost]

Pubblicato il
8 Dicembre 2012

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio