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La Meloria, area protetta

“Salvata” per i diportisti l’area tradizionalmente riservata alle piccole barche – Gli sviluppi

LIVORNO – “Le Secche della Meloria sono una delle più importanti risorse ambientali del nostro territorio, patrimonio non solo dei livornesi ma di tutto il mondo.” Inizia così la dichiarazione del sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, sull’Istituzione, da parte del ministero dell’Ambiente, dell’Area Marina Protetta.

“Un patrimonio da salvaguardare – afferma il sindaco – ma anche da fruire nel rispetto delle regole di tutela ambientale, che richiede a tutti comportamenti adeguati”.

“E’ sempre stata questa la linea che l’amministrazione comunale ha seguito riguardo alla questione Secche della Meloria – ribadisce – nella convinzione che tutela e fruizione non siano termini antitetici”.

“Ed è su questa base – ricorda – che l’amministrazione comunale, negli anni passati ha collaborato con il ministero dell’Ambiente, riuscendo a modificare la proposta originaria del ministero stesso, che, grosso modo, faceva coincidere il centro dell’area di rispetto  integrale con le “Torri”: in questo modo tutta la zona oggi più frequentata sarebbe stata interdetta a qualsiasi uso da parte dei cittadini”.
“E’ infatti del 16 ottobre 2007 – spiega Cosimi – la nota del Comune di Livorno che esprime parere negativo in merito allo schema di decreto istitutivo e con la quale, contestualmente, chiede lo spostamento verso occidente del limite est dell’area a tutela integrale di almeno 400 metri”.

“La richiesta del sindaco – prosegue – su cui il Centro Interuniversitario di Biologia Marina di Livorno espresse un parere tecnico-scientifico favorevole,  fu recepita e così, grazie a questa modifica, oggi viene assicurata la protezione dell’area senza penalizzare eccessivamente la fruizione di diportisti e bagnanti”.

Il decreto istitutivo dell’area protetta pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi corona un impegno del Comune di Livorno di oltre 40 anni.

“La prima proposta – rammenta il sindaco – fu infatti formulata nel 1969 dal professor Guido Bacci, lo scienziato livornese a cui è intitolato il Centro Interuniversitario di Biologia Marina”.

“L’evento di questi giorni assume poi ulteriore rilievo nazionale – sottolinea il sindaco di Livorno – se si pensa che è da diversi anni che non veniva istituita in Italia un’area marina protetta. Il mare ha bisogno di grandi attenzioni e mi auguro che questo atto sia un segnale di rinnovata sensibilità nei suoi confronti”.

“L’istituzione di questa Area – afferma – avrà anche importanti risvolti, oltre che ambientali, sociali ed economici: Livorno entrerà a far parte del circuito nazionale delle Aree Marine Protette con evidenti ricadute nel settore del turismo ambientale. Anche sul versante del ripopolamento ittico  vi saranno effetti positivi, dovuti al fatto che l’area delle Secche della Meloria, ora tutelata, costituirà una sorta di “nursery” per i pesci, che quindi saranno irradiati in maggiori quantità nelle circostanti l’Area”.

“Questa iniziativa si colloca poi – prosegue Cosimi – in una fase in cui Livorno è impegnata a costruire una “filiera” culturale e scientifica dedicata al mare, dove la nuova Area Marina Protetta si affianca alla prossima apertura dell’Acquario “Cestoni”, alle iniziative dedicate alla Gorgonia e alla collaborazione con il Parco dell’Arcipelago. In particolare vorrei ricordare che l’affidamento di questa Area al Parco di San Rossore-Massacciucoli consentirà agli enti locali livornesi di entrare a pieno titolo negli organi di gestione del Parco regionale”.
“Quanto alle preoccupazioni espresse nei confronti dell’impianto OLT – precisa – giova ricordare che Area Marina Protetta e Olt si trovano in zone territorialmente ben distinte. Inoltre – sostiene – gli impianti del terminale saranno, così come prescritto nella VIA del ministero dell’Ambiente, monitorati per 20 anni sotto la vigilanza dello stesso ministero e dell’Arpat. Una ulteriore garanzia, questa, a salvaguardia dell’ambiente marino”.

“Potremo quindi continuare – rassicura il sindaco di Livorno – con le dovute attenzioni, ad usufruire di questo “patrimonio” senza dover rinunciare a quella che per noi livornesi è ormai la “gita fuori porta”.

Pubblicato il
28 Aprile 2010

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