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L’Italia all’attacco per eliminare lo zolfo nel Mediterraneo, si inizia da Adriatico e Ionio

In legge l’anticipo delle scadenze decise in Europa sulla qualità dei combustibili marittimi da applicare in accordo con gli altri Paesi UE rivieraschi

ROMA – Il Decreto Legislativo 112/2014 del 16 luglio scorso, che recepisce la Direttiva europea 33/2012 sui limiti del tenore di zolfo nei combustibili marittimi, contiene – come già sottolineato in queste colonne – una rilevante novità rispetto a quanto previsto dalla Direttiva, che pone l’Italia all’avanguardia nella tutela dell’ambiente marino mediterraneo.
[hidepost]L’inquinamento da zolfo da combustibili marittimi sta superando in Europa quello da traffico terrestre e quindi l’Italia ha deciso di anticipare al primo gennaio 2018 il limite dello 0,1% di tenore di zolfo nei combustibili marittimi utilizzati nell’Adriatico e nello Ionio, che ne determina la sostanziale eliminazione. La Direttiva europea prevede invece per la stessa data, in tutto il Mediterraneo, l’utilizzo di combustibili ad Alto Tenore di Zolfo con il limite del 3,5%. L’Italia prevede dallo stesso anno, 2018, anche di estendere a tutti i propri mari il limite dello 0,1% anziché quello dello 0,5% della Direttiva.
Questi limiti dovranno entrare in vigore in accordo con gli altri Paesi rivieraschi, e quindi – come già annunciato adesso l’Italia potrà svolgere, iniziando nel Semestre di Presidenza Europea, tutte le opportune azioni di politica internazionale, cogliendo l’opportunità di diventare leader nella tutela ambientale del Mediterraneo. I combustibili e le tecnologie per rispettare i nuovi limiti previsti dall’Italia sono già abbondantemente disponibili – dice una nota congiunta di Marevivo e Conferenza GNL – ad iniziare dal gasolio 0,1% e dai sistemi di abbattimento degli inquinanti al camino, considerate soluzioni ponte verso la transizione al metano (in forma liquefatta – GNL). I trend tecnologici e le scelte degli operatori internazionali si stanno definendo in questi mesi in vista dell’entrata in vigore del limite dello 0,1% nei Mari dell’Europa del Nord, dell’America del Nord e dei Caraibi dal prossimo 1º gennaio 2015. Da notare che in base alla Direttiva europea, nonostante la maggiore fragilità del Mar Mediterraneo rispetto ai mari costieri oceanici citati, il tenore di zolfo previsto nel primo è 35 volte superiore a quello permesso nei secondi.
Marevivo e Conferenza GNL, che hanno proposto nel mese di maggio il progetto “Mari puliti per l’Europa” esprimono la propria soddisfazione per la decisione del Governo e del Parlamento e sono pronti a dare il proprio contributo per le azioni di politica ambientale internazionale che saranno adesso messe in campo.

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Pubblicato il
3 Settembre 2014

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