Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

La CNA-Fita all’udienza papale

Un messaggio di pace e di speranza dell’intera categoria

ROMA – Un centinaio di imprenditori aderenti alla CNA-Fita, l’associazione artigiana nazionale del trasporto merci e persone in conto terzi, saranno ricevuti il 24 settembre all’udienza Pontificia che si svolgerà alle 10,30 presso la sala Nervi in Vaticano.
[hidepost]La delegazione d’imprenditori sarà guidata dalla presidente nazionale, Cinzia Franchini, insieme a tutta la sua presidenza. A seguire da vicino i preparativi sarà Daniele Giovannini, presidente della CNA-Fita Emilia Romagna per iniziativa della quale si è reso possibile questo importante evento. Tassisti, autotrasportatori e noleggiatori della CNA-Fita festeggeranno il loro 40º anno di fondazione, che si compie il prossimo 20 settembre, portando al Papa il loro messaggio di fede e speranza d’imprenditori al servizio tutti i giorni di industrie, commercianti, professionisti, turisti e cittadini. Un messaggio d’impegno operoso, appassionato e desideroso di superare questo difficile momento storico per l’economia mondiale e nazionale, credendo in Dio e nei valori positivi dell’impresa: lavoro, servizio e legalità.
“La nostra vocazione d’imprenditori – ha dichiarato Cinzia Franchini – è quella di stare in mezzo, trasportando ogni giorno merci e persone. Questo stare al centro della mobilità nazionale credo sia la sensazione più esaltante e la responsabilità più pesante – ha proseguito il presidente nazionale – per i tanti imprenditori che rappresentiamo nella CNA-Fita. Per festeggiare i 40 anni dell’associazione 100 imprenditori porteranno al Papa il loro messaggio di speranza come fedeli e il loro impegno come imprenditori a sostegno dell’economia produttiva ed operosa ma soprattutto legale. Il 24 settembre – ha concluso Cinzia Franchini – tutta la CNA-Fita si unirà idealmente con forza e speranza al messaggio di scomunica chiaro e intransigente di Papa Francesco contro le mafie e l’illegalità”.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Settembre 2014

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio