“Msc Laura” primo scalo al Lorenzini
LIVORNO – Con l’arrivo al terminal Lorenzini della “Msc Laura” – 300 metri di lunghezza e 40 di larghezza, pescaggio contenuto a 10 metri per la famigerata “strettoia” del Marzocco – si toccano con mano i primi effetti dell’ingresso dell’armatore Aponte nella compagine sociale del terminal: un incremento della linea per gli Stati Uniti con navi più grandi e con carichi più importanti.
[hidepost]La “Msc Laura” ha operato circa 800 contenitori teu tra sbarchi e imbarchi: e per i prossimi arrivi si prevede che i carichi saranno ancora più significativi.
MSC come noto opera su entrambe le sponde della Darsena Toscana, avendo una linea che scala anche il TDT, dove però non ha quote di proprietà della Spa. Una situazione per certi versi atipica, ma che comunque conferma il momento di grande interesse e di ritrovata vitalità del porto di Livorno.
Permane, per la darsena, il limite della “strettoia” del Marzocco, che oggi ha permesso il passaggio di navi con un pescaggio massimo a 11,20 metri (Yang Ming) e una larghezza massima di 42,8 metri (Maersk) mentre il record di lunghezza d’ingresso spetta anch’esso a una Yang Ming (306 metri). Con il già appaltato (e a lungo sospirato) approfondimento dei collettori dei cavi dell’Eni la larghezza utile passerà a 70 metri e il fondale scenderà a 12 metri (non si può andare oltre perché i muri di sponda delle banchine non terrebbero): in termini pratici potranno passare le 8 mila teu pressoché a pieno carico. Una prospettiva attesa da anni e che ha scontato tutte le complicazioni di una serie di passaggi burocratici unici di questo nostro strano Paese.
A.F.
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