Cresce il traffico dei tir nelle autostrade riparte il pressing sulla costiera tirrenica
Significativo l’incremento sulla direttrice che riguarda La Spezia e Livorno – Il governatore della Toscana si è impegnato a inserire il collegamento veloce tra Rosignano e Civitavecchia nel piano dell’emergenza da presentare al governo centrale
MILANO – La febbre è alta, ma qualche segnale positivo, alla vigilia di Natale, fa sempre piacere. E’ il caso del traffico merci in autostrada in Italia: che secondo gli ultimi dati diffusi dall’Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori) dopo tre anni di encefalogramma quasi piatto ha ripreso a crescere, almeno fino ad ottobre.
[hidepost]Rispetto allo stesso periodo del 2013 il traffico nel mese è aumentato del 3,1%; aumento che si riduce dello 0,7% considerando i primi dieci mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo Autostrade per l’Italia, nei primi nove mesi dell’anno l’aumento del traffico pesante sulla sua rete è stato dell’1,2%. Tanto più significativo (come ha rilevato in un suo servizio anche Il Sole-24 Ore) in quanto i dati del 2012 e del 2013 erano stati sempre di segno negativo (-7,9% addirittura nel 2012).
Che significa questa pur leggera inversione della tendenza negativa? Ovviamente che si stanno trasportando più merci che nel passato: quindi che la produzione italiana sta aumentando – almeno in alcuni settori – e specialmente che aumenta l’export. Forse una conseguenza del cedimento dell’euro nei confronti del dollaro, ma non solo. E forse anche una conseguenza del (leggero) calo del costo dei carburanti per autotrazione, in conseguenza della “frana” del prezzo del greggio.
Sempre secondo i dati forniti dalle concessionarie autostradali, risulta in crescita il traffico sull’autostrada della Cisa, che è la direttrice dei containers verso i porti di La Spezia e di Livorno: nei primi nove mesi dell’anno l’incremento è stato dell’1,2% ma nel solo settembre scorso del 4,2%, con una prevalenza (confermata dai terminal) per il porto spezzino.
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Una ricaduta indiretta, ma non meno importante per i porti del Tirreno, è quella che riguarda il finanziamento dell’eterna incompiuta, cioè della tratta autostradale (o super-stradale secondo le ultime indicazioni della stessa Regione Toscana) tra Rosignano e Civitavecchia. Che la SAT abbia abbandonato la partita è ormai scontato. E che il finanziamento dei lavori da parte di Autostrade per l’Italia sia legato all’aumento del traffico pesante sulla rete nazionale è uno dei riferimenti sul tema. E’ stato rilevato che i ricavi dai pedaggi autostradali per tutto il settore sono aumentati, anche per l’aumento delle tariffe concesso dal governo, sia pure moderato dalla bassa inflazione (che condiziona gli aumenti stessi). La partita rimane aperta. Ma come ha rilevato lo stesso governatore della Toscana Rossi nel recente convegno a Livorno sulle reti Ten-T, non si può pensare in grande alle direttrici europee dei traffici accettando ancora per molto la soluzione di continuità dell’autostrada E-1 (dalla Manica a Reggio Calabria) rappresentata soltanto dalla Rosignano-Civitavecchia: oggi un vero calvario sia per i mezzi pesanti che per gli automobilisti. E il collegamento veloce in questione (sia autostrada o superstrada a quattro corsie) è stato inserito dalla stessa Regione Toscana nel piano di rilancio dell’economia costiera dibattuto giovedì scorso con le categorie imprenditoriali e da presentare a breve al governo nazionale.
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