Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Prodotti ittici toscani un marchio per conoscerli

L’identificazione di origine come con il vino e l’olio di qualità – Un lavoro cofinanziato dalla UE

Sergio Costalli

LIVORNO – Seconda tappa, questa volta livornese dopo quella di Grosseto, per la divulgazione del progetto di realizzazione di un Marchio diretto a valorizzare il pescato della costa toscana: è stato presentato in CCIAA il percorso che coinvolge cinque Camere di Commercio (Grosseto e la sua azienda speciale COAP come capofila, Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara) su un progetto cofinanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del Fondo Europeo per la Pesca – Investiamo in una pesca sostenibile.
Sono intervenuti Fabio Ferretti, ricercatore dell’Università degli Studi di Siena, Antonio Romeo, responsabile Area DINTEC – Consorzio per l’Innovazione tecnologica, Michele Lombardi, dirigente area promozionale CCIAA di Grosseto, e Sergio Costalli, presidente della Camera di Commercio di Livorno.
[hidepost]La scommessa è quella che il lavoro condotto finora non resti nel cassetto. Infatti lo studio realizzato per verificare la reale esigenza di un marchio che contraddistingua e tuteli il pescato della costa toscana ha messo in luce le aspettative degli operatori della filiera della pesca, settore che storicamente è rimasto un po’ in angolo rispetto ad altri prodotti di eccellenza dei nostri territori.
Un’eccellenza sottolineata con forza dal presidente Costalli, il quale ha affiancato il pesce della costa al vino, all’olio e ai piatti tipici, prodotti che qualificano tutta la zona; ed ha sottolineato come un marchio dedicato al pescato valorizza anche il lavoro di chi pesca e offre vantaggi consistenti al mondo dei consumatori, che devono essere aiutati a conoscere e ad apprezzare questo progetto.
E’ necessario quindi che si sviluppi tutta un’attività di informazione e di promozione del progetto affinché se ne percepiscano il valore ed i vantaggi, ed in questo le associazioni di categoria, insieme alle Camere di Commercio, sono coinvolte a pieno titolo.
E’ stato predisposto un opuscolo informativo che spiega il lavoro svolto sin qui e le prospettive dell’immediato futuro, dirette a far sì che gli operatori ittici che pescano in acque toscane aderiscano al sistema di riconoscimento “Costa Toscana”.

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Dicembre 2015

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio