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Port Service sentinella sull’ambiente

LA SPEZIA – Gli operatori portuali spezzini “sono pronti a impegnarsi in prima persona e a svolgere una funzione di garanzia per uno sviluppo eco-compatibile del porto”.
[hidepost]A dare la disponibilità a svolgere il ruolo di sentinelle dell’ambiente e della convivenza “pacifica” fra crescita/conquista di nuovi traffici per lo scalo marittimo e la tutela anche degli interessi diffusi delle comunità cittadine, è Andrea Fontana, in rappresentanza della port community rappresentata dal La Spezia Port Service.
“Non ha senso dividersi e contrapporsi, non ha senso giocare con tensioni ambientaliste che sono del tutto infondate; non ha senso ed è pericoloso – afferma Fontana – che a farlo siano istituzioni che dovrebbero essere consce e consapevoli di quanto pericolose potrebbero essere le reazioni a catena che dichiarazioni avventate potrebbero innescare”.
A La Spezia “si è montato un caso per materiali che non vengono a contatto con l’ambiente in quanto passano da stive a silos ermeticamente chiusi tramite un impianto di pompaggio pneumatico in piena sicurezza esattamente come avviene in tutti i porti italiani”.
Secondo La Spezia Port Service le polemiche e le contrapposizioni di questi giorni, basate spesso su considerazioni del tutto infondate circa la non compatibilità ambientale di talune tipologie di traffico, al contrario iper-sicure, rischiano di produrre fratture fra porto e città di cui oggi l’economia, sia della città che del porto, non hanno proprio bisogno”.
Gli operatori portuali sono cittadini di La Spezia, hanno famiglie, figli e nipoti che vivono in città. Sono quindi pienamente titolati e responsabili a fornire anche ai loro concittadini garanzie di una “pacifica convivenza” fra città e porto”.

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Pubblicato il
2 Marzo 2016

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