Livorno, in arrivo un altro colpo mortale
Riceviamo da Gennaro Ceruso.
Beh, finalmente ci siamo, perché anche i 5Stelle potranno vantarsi di essere nel filone delle precedenti giunte che, tra i tanti errori (il primo fu il palazzo Grande), hanno anche pesantemente danneggiato l’immagine di Livorno inaugurando, nel 1982, il tristemente famoso cavalcaferrovia.
[hidepost]Adesso, la giunta pentastellata senza idee sta per infliggere un altro colpo mortale alla città dando il via al progetto della Bellana che andrebbe a collocarsi in una zona già gravata da molti problemi (traffico, rumori, inquinamento, ecc.) che affliggono gli abitanti di quella zona creando, in tal modo, alcuni vantaggi per pochi e vari disagi per molti ed anche il turismo (grande assente a Livorno) non ne verrebbe avvantaggiato. Un progetto nato, come il cavalcaferrovia, per dare risposta ad esigenze minimali ma senza guardare lontano, cioè senza pensare a favorire il turismo a Livorno, un’importante fonte di reddito che le nostre amministrazioni hanno sempre trascurato e che invece, nella fase attuale, avrebbe rappresentato la scialuppa di salvataggio (tanto per restare in tema nautico) per la nostra disastrata economia e per le decine di migliaia di disoccupati.
Anche il recente intervento di Francesca Marcucci, della Confcommercio, sul tema del turismo dimostra che l’esigenza di sviluppare questo settore è fortemente sentita ma rivela anche un generale appiattimento sul banale tran tran turistico livornese, cioè fare come è stato fatto fino ad ora ma un po’ di più che è, poi, la stessa filosofia alla base delle inappropriate scelte per la Fortezza Vecchia presentate da Massimo Provinciali, Presidente della Porto di Livorno 2000 (solo uno dei tanti incarichi), dimenticandosi completamente dell’ottimo consiglio che dette il manager di Royal Caribbean: “i clienti cercano soprattutto emozioni nuove”.
Ecco, a Livorno mancano “emozioni nuove” capaci di attirare turisti o, meglio, le proposte “emozionanti” ci sono ma si preferisce tenerle nel cassetto, forse perché, in assenza di fantasia ed immaginazione, manca la capacità di vedere più in là del proprio naso. Povera Livorno e poveri i livornesi, sempre più poveri.
Gennaro Ceruso (un cittadino che ama Livorno)
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