Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Quarantesimo anniversario del tragico corso “Invicti”

Sabato la cerimonia che avrà anche un’appendice sulla nave scuola Vespucci

Giuseppe Cavo Dragone

LIVORNO – Fu una tragedia incredibile, il 3 marzo 1977, con buona parte del corso “Invicti” dell’Accademia Navale – 38 giovani di 18 anni oltre ai cinque membri l’equipaggio dell’aereo – cancellato dallo schianto sul monte Serra del C-130 “Vega 10” sul quale avevano iniziato a volare nel quadro dell’addestramento. E sabato prossimo 1º ottobre, nel 40º anniversario del corso, i superstiti di allora con in testa il capocorso, oggi ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, si riuniranno in Accademia anche per ricordare quel dramma.
L’allievo Giuseppe Cavo Dragone, che è stato anche comandante dell’Accademia negli anni scorsi, si salvò dal disastro del monte Serra perché era stato destinato al secondo turno del volo. Morì anche l’ufficiale accompagnatore, tenente di vascello Emilio Attramini. Nel marzo scorso la tragedia è stata ricordata anche a Calci, nelle vicinanze del Serra, con una cerimonia cui hanno partecipato i vertici dell’Accademia e rappresentanze delle città toscane dell’area.
[hidepost]Il corso “Invicti” ha programmato per sabato pomeriggio anche un incontro su nave “Vespucci” che rientra dalla crociera estiva di addestramento e sarà all’ormeggio nel porto mediceo.

Pubblicato il
28 Settembre 2016

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio