La riforma della portualità nell’incognita del dopo Renzi

Tutta da rivedere l’impostazione di Delrio dopo il “niet” agli accentramenti a Roma di molte competenze delle Regioni? E i decreti attuativi che strada prenderanno? – L’ipotesi staffetta

LIVORNO – Non disponendo della sfera di cristallo, non sappiamo – e non ci azzardiamo a supporre – come procederà, dopo la sconfitta di Matteo Renzi e della sua “rivoluzione”, la coda della riforma dei porti. Non tanto per i presidenti delle Autorità di sistema portuale già nominati e insediati, ma per i pochi che ancora mancano e dove gli accordi Stato-Regione non si sono perfezionati. Non ci vuol molto a capire che non sarà più facile.
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