Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Il Duci-pensiero sulla governance e l’opzione Tar

GENOVA – Tutto si può dire meno che Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti, non sappia parlar chiaro. Nei giorni scorsi, in un’intervista pubblicata dall’Avvisatore Marittimo di Genova, si è chiesto – con immediata risposta – se questo sistema di governance dei porti avviato con la riforma Delrio riuscirà a mettere in moto il sistema portuale italiano e fargli fare il necessario salto di qualità. Ed entrando nel vivo del problema, ha aggiunto, testualmente: “Secondo me per la riforma manca ancora un pezzo – cioè serve una legge speciale che dia a un paio di porti e interporti gli strumenti per operare in un contesto internazionale molto aggressivo, in cui si stanno realizzando forme di concentrazione progressive, come nel settore dei containers, per cui le scelte di quattro o cinque operatori possono fare la fortuna o la sfortuna di un sistema marittimo/portuale/logistico”.
[hidepost]Anche sulla cancellazione dei comitati portuali, sostituiti da ristrettissimi comitati di gestione solo pubblici, Duci ha i suoi timori. “Cancellati i comitati portuali – ha detto – il confronto con le categorie produttive e sindacati avverrà nei tavoli di partenariato; la mia speranza è che non diventino fonte di contenziosi continui con ricorsi alla giustizia amministrativa”. Sottinteso: che la vera governance delle Authorities di sistema portuale non finisca sempre più delegata ai Tar, sarebbe la paralisi dei porti e non solo.
Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Gennaio 2017

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio