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Super-gru a Gioia Tauro e Tangeri

Le iniziative di Medcenter e i risultati con le prime portacontainers giganti – Il “Made in Italy” anche nel grande scalo del Marocco

Il parco gru di Gioia Tauro

Dal direttore di Marketing & Corporate Image di Contship Italia riceviamo.

Caro direttore ho letto con interesse il suo articolo del 3 luglio e credo che lei abbia evidenziato in maniera efficace e puntuale il rischio di competitività che i porti in Italia rischiano di correre.

Credo che possa essere di suo interesse qualche ulteriore indicazione sulla situazione nel terminal Contship di Gioia Tauro (MCT) da lei citato.

Dal 2008 Medcenter Container Terminal può contare sulla presenza di ben 9 gru super post panamax prodotte dalla ZPMC di Shanghai. Grazie a questo tipo di investimenti oggi MCT è l’unica realtà in Italia grado di operare su navi di nuova generazione che tra l’altro hanno già scalato Gioia Tauro come nel caso della MSC Sola e Daniela, rispettivamente da 11 e 14 mila teu di capacità nominale.

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A Gioia Tauro, lungo i 3,5 km di banchina, abbiamo già una porzione da 18 metri di fondale mentre il restante è già a 16 metri di profondità. Sono in queste settimane in fase di completamento i lavori di rinforzo delle banchine che devono ospitare un peso di gru superiore e per posizionare i nuovi binari che hanno ovviamente una larghezza ben più ampia. Dispiace constatare, ma non è certo una critica, che si conosca poco di questa realtà se non quando viene chiamata in causa per problemi legati alla crisi del transhipment o ancora peggio all’ambiente in cui essa è calata.

A completamento dell’analisi le allego anche il comunicato (riportiamo in prima pagina, n.d.r.) emesso dalla Maersk in questi giorni che riguarda un’altra realtà del gruppo Contship a Tangeri dove sono presenti ben 8 gru di nuova generazione sempre prodotte dalla ZPMC ed in grado di operare fino alla 22ª fila. Un altro esempio di moderno terminal container dalle grandi potenzialità alla cui nascita e sviluppo hanno contribuito e contribuiscono giornalmente un gruppo di manager e colleghi operativi italiani. La carica di amministratore delegato e presidente è infatti oggi presieduta dall’ingegner Marco Mignogna.

Anche questo può essere definito “Made in Italy”.

Daniele Testi

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Pubblicato il
10 Luglio 2010
Ultima modifica
24 Settembre 2010 - ora: 10:19

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