Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

“Incamiciati” a 40 metri i pozzi del Marzocco

Il “pozzo” per il microtunnel sotto il Magnale.

LIVORNO – Un’operazione colossale, quasi sotto silenzio per mesi ma tra le più innovative anche a livello ingegneristico: è quella che si sta completando in questi giorni nella “strettoia” del canale industriale di Livorno, praticamente sotto la torre del Marzocco da una parte e sul Magnale dall’altra, allo scopo di eliminare una volta per tutte i tubi dell’Eni che attraversano allo scoperto la via d’acqua riducendone larghezza e pescaggio.

[hidepost]

L’opera, seguita dall’ufficio tecnico dell’Autorità livornese diretta dall’ingegner Enrico Pribaz, consiste in due grandi pozzi verticali di profondità fino a quasi 36 metri, entrambi “incamiciati” con cemento per impedire infiltrazioni d’acqua, che consentiranno di scavare sotto il canale un micro-tunnel per ospitare i tubi dell’Eni da trasferire. In questo modo, sottolinea una nota dell’Autorità portuale presieduta da Stefano Corsini, sarà possibile recuperare per la “strettoia” del Marzocco una larghezza di ulteriori 70 metri con una profondità di oltre 11,50 metri, adatta a navi fullcontainers da 7/8 mila teu. Al momento sono state completate le “camicie” impermeabilizzanti fino a 40 metri: a breve si comincerà a scavare il materiale intero per arrivare ai 6 metri di progetto. A Ferragosto dovrebbe essere pronto il primo pozzo, quello del Magnale, mentre il secondo sarà completato a ottobre. Poi occorreranno 2 mesi per scavare il microtunnel e a quel punto toccherà all’ENI spostare i tubi. La speranza è che tutta l’opera possa essere completata entro i primi mesi dell’anno nuovo per aprire la Darsena Toscana alle navi più grandi.

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Giugno 2017

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio