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Confitarma vertice con le banche e supporto allo shipping nazionale

ROMA – In un clima sereno e costruttivo e coordinata dall’ABI, si è tenuta la riunione del tavolo tecnico tra Confitarma e le principali banche italiane attive nel settore dello shipping, incentrata su temi di operatività concreta e corrente.

ABI è stata rappresentata ai massimi livelli da Gianfranco Torriero, vice direttore Generale, e Raffaele Rinaldi, responsabile dell’Ufficio Credito. Per le banche sono intervenuti i rappresentanti dei desk shipping e credito problematico di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Popolare-BPM, UBI, Bper, Banca Carige. Per Confitarma sono intervenuti Emanuele Grimaldi, presidente, Mario Mattioli, presidente designato, Gennaro Fiore, direttore generale, e Fabrizio Vettosi, consigliere e attuale vicepresidente della Commissione Finanza e Diritto d’Impresa.

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Gianfranco Torriero ha illustrato le recenti novità introdotte nel mercato bancario in materia di vigilanza unica derivanti, tra l’altro, dall’introduzione della Direttiva Europea BRRD (“Bank Recovery and Resolution Directive). Inoltre, ha evidenziato le possibili conseguenze derivanti dall’applicazione dei nuovi principi contabili IFRS n. 9, dalla nuova definizione di default e dalle stringenti indicazioni ricevute dalla BCE in materia di gestione dei non performing loans – NPL (prestiti non performanti).

Emanuele Grimaldi ha ribadito l’esigenza di monitorare costantemente la gestione degli NPL dello shipping, al fine di preservare l’unitarietà delle competenze di settore e il forte legame tra la gestione degli asset ed il know-how, ottenuto negli anni a seguito di grandi sforzi in termini di investimenti formativi del personale sia di terra che di bordo.

Inoltre, il presidente di Confitarma, apprezzando l’attenzione e la paziente professionalità del mondo bancario, ha manifestato la necessità di difendere entrambi i settori da “assalti alla diligenza” di natura speculativa da parte di soggetti non italiani, dai quali non potrebbero derivare effetti positivi per nessuna delle due parti.

Per molte aziende oggetto di ristrutturazione, i rappresentanti di ABI e delle banche intervenute hanno segnalato l’esigenza di avviare una seconda fase del loro ciclo di vita dato che, superata la crisi e l’emergenza, queste aziende si trovano ad affrontare nuove e virtuose strategie di sviluppo.

In proposito, Emanuele Grimaldi e Mario Mattioli hanno rimarcato l’esigenza che la governance delle aziende di shipping si adegui più velocemente alle attuali esigenze di mercato anche favorendo possibili aggregazioni virtuose, affinché anche le dimensioni delle compagnie di navigazione italiane siano in linea con lo standard internazionale.

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Pubblicato il
2 Agosto 2017

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