Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Perché due “ni”

LIVORNO – Nessuno dei due che hanno espresso voto di astensione ha voluto fare dichiarazioni: né Silvio Fremura (Asamar), né Giorgio Neri (Assindustria Livorno).

[hidepost]

Però a Maurizio Colombai che gli chiedeva spiegazioni, Neri avrebbe risposto di aver già espresso in precedenti dibattiti le sue perplessità sul Pot: non tanto sul documento, che poteva essere anche condivisibile, quanto sul metodo. Giorgio Neri ha ricordato che alle osservazioni presentate da Confindustria Livorno sulla prima bozza del Pot non sono state date risposte e inoltre che la “regola delle 72 ore” (la messa a disposizione dei membri del comitato degli atti per la discussione degli stessi 72 ore prima della riunione) andrebbe cambiata perché non consente a tutti di esaminare documenti complessi come un Pot con la dovuta attenzione. Anche i numerosi numeri che hanno accompagnato la proposta di conferma dei canoni – avrebbe detto Giorgio Neri – avrebbero richiesto un esame più approfondito di quanto consentito. E in sostanza il voto di astensione alla fine è stato “benevolo” per non dare un “niet” che sarebbe stato considerato come una critica a Piccini e al suo operato, che sarebbe stata “impolitica e ingenerosa” alla vigilia del dibattito per la riconferma dell’attuale presidente della Port Authority. Stesse argomentazioni, a quanto è dato sapere, hanno mosso la parallela astensione di Silvio Fremura.

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Luglio 2010
Ultima modifica
24 Settembre 2010 - ora: 09:56

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio