A Suez, primi nove mesi: aumenti record dei transiti
TORINO – La “porta” orientale del Mediterraneo registra traffici navali in crescita e i porti greci, italiani, francesi e spagnoli confermano che i traffici da e per il Far East hanno ripreso a funzionare. Secondo il report del centro studi SRM di Impresa Sanpaolo il canale di Suez è ripartito e malgrado le tensioni politiche sulle sue rive sta battendo per quantitativi di transiti anche il rinnovato canale di Panama. Il potenziamento di Suez, con i grandi lavori conclusi due anni fa, sta dunque dando i suoi frutti: ma c’è anche l’implicita conferma che la Cina ha ripreso a tirare, anche in import. I dati principali: secondo SRM nei primi nove mesi di quest’anno hanno attraversato il canale di Suez 667,8 milioni di tonnellate di merci (+9,8%): significativo che è aumentata in particolare la componente di traffico che dal Mediterraneo va verso l’Asia (+18,9%) mentre in direzione opposta l’incremento è assai minore (+1,4%). In confronto, il transito calcolato sul numero delle navi non è altrettanto aumentato: sono passate nei primi 9 mesi dell’anno 12.934 navi contro le 12.613 dello stesso periodo del 2016.
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Sempre secondo il report di SRM, il vantaggio di Suez grazie ai più recenti lavori è che vi transitano ormai navi senza più limiti di pescaggio, comprese le full-containers delle ultime generazioni, da 20 mila teu ed oltre: mentre il canale di Panama, malgrado i lavori anch’essi completati di recente, non accetta navi oltre i 12 mila teu.
La diversa specializzazione dei due canali maggiori al mondo non è messa in dubbio da alcuno studio. Per quanto riguarda Suez, c’è la conferma che il Mediterraneo sta tornando ad assumere una notevole importanza nei traffici da e con il Far East anche nei traffici dei containers, come dimostrazione che una “Via della seta” è di fatto già in funzione.
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