“Livorno Reefer”, un mese alla partenza
Qualche ritardo ancora per modifiche alla palazzina dei servizi ma l’impianto è ormai definitivo – Gli assetti societari e i clienti
LIVORNO – Un mese, a quanto si dice, per l’avvio del “Livorno Reefer”. Il terminal dell’ortofrutta che sorge nella piastra del terminal Da Vinci della Cilp, ha ormai completato la sua struttura: gli mancano solo le ultime carte del Comune perché c’è stata una variante sulla palazzina degli uffici rispetto al progetto originario. Anche gli assetti societari sono, sempre secondo i si dice, provvisori: oggi la Cilp ha circa il 30%, Cagliata il 25% e il gruppo degli spedizionieri che partecipa all’operazione il 18/20%, con Baccini che mantiene anch’egli una quota ma che rimane “libera” disponibile per altri ingressi: in fase di trattativa, ma si concreteranno quando il terminal inizierà a lavorare.
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La data d’inizio è prevista appunto per l’inizio di ottobre o alla fine di settembre con l’arrivo di una nave della Dole. Per adesso, tra le previsioni e le prenotazioni, il break-even non è ancora coperto: siamo a circa 120 mila tonnellate di sbarchi rispetto a circa 200 mila che sono l’obiettivo. Ma ci sono, come detto, trattative in corso per almeno altre 100 mila tonnellate. Il fatto è che dalla programmazione alla costruzione e alla messa in esercizio del “Livorno Reefer” è passato molto più tempo di quanto era previsto: e nel frattempo altri porti si sono attrezzati per quello che sembra uno dei pochi business in forte crescita negli scali portuali. Ciò nonostante le prospettive sembrano ugualmente valide perché ce n’è per tutti. E il terminal livornese si è attrezzato di recente anche con un sofisticato sistema di celle a diverse temperature che a differenza degli impianti di altri porti concorrenti consentono di dare il meglio a ogni tipo di prodotto invece di proporre una temperatura standard per tutti.
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