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Direttiva Ue sulla plastica: siamo stati all’avanguardia

ROMA – Finalmente l’Unione Europea ha deciso di mettere al bando alcuni tra i prodotti di plastica mono-uso più utilizzati: posate, piatti, cannucce, cotton fioc e bastoncini per palloncini gonfiabili. Presentata dalla Commissione Europea, la proposta fa parte della direttiva sulla “riduzione dell’inquinamento da plastica” ed impone ai Paesi membri di vietare la vendita di alcuni prodotti di plastica “usa e getta”. Non solo: agli Stati anche l’obbligo di raccogliere il 90% delle bottiglie in plastica entro il 2025.

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«Questo traguardo testimonia la lungimiranza di Marevivo – afferma Raffaella Giugni, responsabile Relazioni istituzionali dell’associazione Marevivo -. Già prima che arrivasse questa proposta, infatti, la nostra associazione si è battuta per ottenere la legge contro le microplastiche nei cosmetici da risciacquo e dei cotton fioc non biodegradabili. L’Italia, grazie alla nostra azione, è stata all’avanguardia, il primo Paese dell’Ue a farlo, ed è stato per noi un grande risultato».

Anche sulle cannucce di plastica, l’associazione Marevivo aveva già lanciato la campagna #EcoCannucce #Strawfree che chiede ad esercenti e consumatori di rinunciare alle cannucce di plastica. Un’iniziativa che ha già ricevuto tantissime adesioni sia da parte dei proprietari di attività commerciali che di aziende che puntano a ridurre la loro impronta ecologica.

«Anche Bruxelles – continua Raffaella Giugni – ha capito che l’inquinamento da plastica non può più aspettare. L’obiettivo dovrebbe essere fissato a breve termine. Su questo tema c’è una grande mobilitazione a livello mondiale. Negli Stati Uniti, a Malibu, in California, a Seattle e in Florida, come sottolinea l’organizzazione Strawfree.org, le cannucce sono già state messe al bando. L’Italia e i Paesi membri dell’UE devono fare di più e presto. È solo grazie all’impegno collettivo di tutti coloro che supportano il lavoro delle associazioni come la nostra, e all’adozione di iniziative europee che la lotta alla marine litter potrà avere delle armi di difesa in più».

Nella proposta della Commissione anche misure che riguardano contenitori del cibo e bicchieri usa e getta (di cui i paesi membri dovranno diminuire la produzione attraverso l’imposizione di obiettivi di riduzione nazionali), filtri delle sigarette, salviette umidificate, palloncini, buste in plastica e reti da pesca: queste ultime, in particolare, costituiscono circa il 27% dell’inquinamento delle spiagge. Per tale motivo, i produttori di reti da pesca contenenti plastica dovranno coprire i costi della raccolta, del trasporto e dello smaltimento di questi rifiuti.

La giornata mondiale dell’Ambiente quest’anno sarà dedicata proprio al tema: “Beat plastic pollution” ed Erik Solheim, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) ha dichiarato negli ultimi giorni che dobbiamo evitare ciò di cui non abbiamo bisogno ed ha esortato Governi ed aziende ad adottare misure adeguate per ridurre l’uso della plastica monouso.

Anche l’industria europea dell’acqua in bottiglia (Efbw) punta ad un’economia più circolare e green: le imprese hanno lanciato un programma per aumentare la raccolta di bottiglie in Pet e l’utilizzo di Pet riciclato, con lo scopo di utilizzare entro il 2025 almeno il 25% della plastica riciclata.

Un passo in avanti nella lotta all’inquinamento da plastica che Marevivo porta già avanti da anni con le sue campagne #EmergenSea e “Mare Mostro”. Una corretta informazione e la promozione di attività in difesa del Pianeta sono, infatti, fondamentali per fare la differenza su larga scala. Con le sue iniziative Marevivo mira alla sensibilizzazione sui temi ambientali che, diventando la priorità dei singoli cittadini, arrivano a far parte dell’agenda di governi, istituzioni ed organizzazioni internazionali.

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Pubblicato il
2 Giugno 2018

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