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Porto 2000, ora ci siamo?

Luciano Guerrieri

LIVORNO – E alla fine, sembra proprio che anche l’ultima tessera del mosaico alla base della attesa privatizzazione della Porto 2000 sia andata a posto. Si aspetta di ora in ora – e non più di mese in mese – l’ufficializzazione del risultato della gara internazionale che ha visto vincere il raggruppamento di imprese che fa capo ai gruppi MSC ed Onorato. Una proposta di privatizzazione definita “grandiosa”, che comporta una serie di interventi per un totale di cento milioni di euro spalmati in alcuni anni: con la totale rivisitazione dell’area delle crociere e il concentramento di questo importante servizio del porto – ma anche all’intera Regione – tra la banchina ad alto fondale e la calata Orlando, che andrà rettificata e approfondita nel fondale.

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Il progetto di massima che ha vinto la gara, elaborato da un team d’architetti livornesi che ci ha lavorato per più di un anno, non è stato ancora reso pubblico, ma comporta anche il rifacimento di alcune strutture legate all’accesso al porto, per facilitare i flussi di veicoli in arrivo e in partenza nell’ottica di fare del terminal crociere anche un “home port”: che certamente MSC vorrà valorizzare, vista la crescita eccezionale della compagnia e il sempre maggiore radicamento nel porto di Livorno. Ne è convinto il presidente Luciano Guerrieri che l’ha sottolineato nel recente incontro con la stampa. Nel frattempo anche gli esperti della logistica e dell’architettura portuale si cimentano in simulazioni che – come il disegno che abbiamo pubblicato in prima pagina e che è stato presentato nello scorso febbraio al circolo PD di San Marco Pontino – confermano il grande interesse per la ristrutturazione di quel settore di porto fino ad oggi rimasto com’era cinquant’anni fa.

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Pubblicato il
30 Giugno 2018

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