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Prevenzione in porto per ridurre gli infortuni

LIVORNO – Un Piano Mirato di Prevenzione (PMP) per elevare stabilmente i livelli di sicurezza e ridurre le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro, in particolare quelli mortali e gravi. A più di due mesi di distanza dall’esplosione di un serbatoio che ha causato in porto la morte di due operai, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale mette mano a un progetto ambizioso sulla safety e security in ambito portuale. Lo fa attraverso un accordo di collaborazione patrocinato dalla Regione Toscana e sottoscritto, oltre che dall’Authority, anche dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest e dall’Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).

Supportare le aziende nella implementazione dei sistemi di gestione del lavoro; migliorare l’organizzazione aziendale anche attraverso l’uso di sistemi digitali; coinvolgere un numero sempre più ampio di imprese per avviare un confronto fra le diverse esperienze. Sono tra gli obiettivi che i sottoscrittori dell’accordo cercheranno di raggiungere grazie alla redazione del Piano di Prevenzione.

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Il Piano ha come ambito applicativo le attività operative svolte in porto e le attività logistiche nei magazzini del retroporto; i destinatari sono i datori di lavoro, i dirigenti, i responsabili e gli addetti al servizio di Prevenzione e Protezione delle imprese autorizzate allo svolgimento delle operazioni portuali, dei concessionari e dell’Agenzia per il lavoro in porto (Alp).

Il PMP, i suoi obiettivi e il cronoprogramma verranno presentati giovedì prossimo 19: sia a Livorno, la mattina, a partire dalle 9.00, presso la Sala Formazione dell’Authority (Piazzale del portuale 4), che a Piombino, il pomeriggio, dalle 15 in poi, presso la Sala Conferenza dell’Ufficio Territoriale dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale.

L’evento sarà anche l’occasione per illustrare “BRIC-ID24”- Salute e sicurezza dei lavoratori nelle aree portuali”, finanziato da Inail DC Ricerca e promosso dalla Scuola Superiore di Studi e Perfezionamento Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con l’Autorità Portuale e l’USL Toscana Nord Ovest. Il progetto ha come obiettivo la realizzazione di due prototipi innovativi a supporto della sicurezza: si tratta di un sistema di Smart Camera per il monitoraggio di aree portuali ad alta intensità di traffico e di un dispositivo che analizza le posture e gli sforzi fisici durante le attività operative in porto.

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Pubblicato il
14 Luglio 2018

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