Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

ERF manovre ferroviarie diventa Impresa Ferroviaria

VENEZIA – La ERF (Esercizio Raccordi Ferroviari), società di manovra ferroviaria del Porto di Venezia, ottiene il certificato di Sicurezza e diventa a tutti gli effetti Impresa Ferroviaria.

Il Certificato di Sicurezza consente l’accesso a quella parte di infrastruttura ferroviaria per la quale è stato richiesto – in questo caso “Venezia Marghera Scalo” – e viene rilasciato dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (D.Lgs. 162/2007), competente per tutti gli aspetti normativi, autorizzativi e di controllo relativi al sistema ferroviario nazionale. Il Certificato di sicurezza si compone di una parte A, attestante che il Sistema di Gestione della Sicurezza di ERF è valido in tutta l’Unione Europea, e di una parte B che autorizza ERF stessa ad operare in autonomia il servizio ferroviario di manovra nell’impianto di Venezia Marghera Scalo.

[hidepost]

Si tratta di un traguardo importante in quanto ERF è autorizzata a poter formare propri macchinisti e operatori ferroviari e potrà operare il servizio di manovra in maniera completamente autonoma, pre-condizione necessaria per qualsiasi ulteriore sviluppo futuro.

ERF, Gestore Unico della Manovra (delibera ART 18/2016) si è qualificato come Impresa Ferroviaria rispondendo in maniera tempestiva ad una nuova fase del mercato ferroviario che richiede sempre più società strutturate sia dal punto di vista del know how ferroviario del personale, dell’adeguamento dei mezzi in uso e dei Sistemi di Gestione di Sicurezza adottati. ERF si affaccia quindi con tutte le carte in regola al nuovo panorama ferroviario (Delibere ART e Quarto Pacchetto ferroviario) e potrà concorrere sul mercato per mantenere il ruolo di rilievo presso il Comprensorio di Venezia Marghera Scalo o su altri asset.

È un ulteriore tassello che compone il mosaico della “cura del ferro” in atto al Porto di Venezia; cura che ha già prodotto risultati rilevanti dato che i carri movimentati nel periodo gennaio-agosto sono stati 68.080 (+13,7% rispetto lo stesso periodo 2017) pari a oltre 1,73 milioni di tonnellate (+12% in peso rispetto allo stesso periodo 2017).

[/hidepost]

Pubblicato il
19 Settembre 2018

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio