Pilotaggio i temi del disagio
LIVORNO – Abbiamo messo, in tutta inconsapevolezza, la penna in un nido di vespa. Il nostro resoconto sull’incontro di lunedì 21 a Taranto ha portato a una serie di distinguo che ovviamente ospitiamo. Non senza qualche perplessità su alcune delle precisazioni.
TARANTO – Dall’Unione Piloti riceviamo la seguente nota sull’incontro di lunedì scorso a Taranto.
“Una platea appassionata e partecipe, composta da poco più di trenta persone, ha dato vita lo scorso 21 gennaio a Taranto ad un tavolo di confronto e discussione tra i piloti i di porto italiani convocato dal comandante (CLC) Vincenzo Bellomo, che per l’occasione, ha smesso i panni di presidente dell’Unione Piloti. L’evento, pertanto, si è svolto senza che il simbolo dell’UP apparisse tanto nella convocazione inviata a tutti i piloti italiani quanto nella sala che ha ospitato il dibattito. Da qui una partecipazione folta – continua la nota – in una città lontana dai luoghi dove tradizionalmente si svolgono riunioni di respiro nazionale, che ha visto presenti piloti facenti parte non solo dell’UP ma anche di Fedepiloti. Da segnalare la presenza del capo pilota di Augusta, Francesco Tringali, che si espresso a nome dell’intera corporazione, del capo pilota di Livorno, Massimiliano Lupi, che ha rappresentato, nella sua totalità, la corporazione dei piloti di Livorno, rispetto ai contenuti della sua “lettera aperta a tutti i piloti italiani” del 14 dicembre 2018 e dei capi piloti rispettivamente dei porti di Genova e Bari, Danilo Fabricatore e Ignazio Scianandrone che hanno partecipato a titolo personale.
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“Tra i temi all’ordine del giorno – dice il documento – figuravano: Il rinnovo tariffario 2019-2020; modalità di calcolo delle prestazioni rese con il secondo pilota a bordo; l’estensione dei coefficienti per i grandi tonnellaggi; il disagio espresso nelle note indirizzate ai piloti effettivi delle Corporazioni di Augusta, La Spezia e Livorno. Al termine dell’incontro i presenti hanno sottoscritto un verbale nel quale “manifestano il vivo interesse affinché venga salvaguardato il riconoscimento della figura del pilota e, pertanto, che la prestazione del secondo pilota non sia solo legata al solo riconoscimento economico”. Tutti i piloti presenti si sono inoltre espressi positivamente per la revisione dei grandi tonnellaggi in discussione fin dal 1974 e “disponibili alla rivalutazione del solo TFS in attesa del rinnovo definitivo”. “A tale proposito – si legge ancora nel verbale – invitano le Associazioni sindacali rappresentative dei piloti a presentare la loro posizione durante la prossima riunione al Ministero prevista per il 30 gennaio p.v.”. Unanime inoltre è stato l’auspicio – conclude la nota – di “una rinnovata coesione associativa volta ad affrontare le problematiche del pilotaggio con un unica voce, nonché ad intraprendere un percorso condiviso che porti ad un’unica associazione”. Particolarmente significative in proposito le parole del pilota Fiorenzo, detto Cino, Milani: “Ho voluto partecipare a questa riunione per capire se siamo una categoria unita, e visti i presenti, mi si scalda il cuore. I sindacati devono difendere gli interessi di tutti”. “Mi dispiace che non ci siano – gli ha fatto eco il pilota Cesare Raffo – più consiglieri e i vertici di Fedepiloti”.
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Il presidente dell’Unione Piloti Vincenzo Bellomo ci ha inoltre scritto: “La riunione tenutasi a Taranto di lunedì u.s. a cui ha aderito una parte significativa dei piloti dei porti d’Italia, indipendentemente dalla sigla sindacale di appartenenza, ha avuto l’intento di chiarire il pensiero comune espresso dalla dichiarazione sottoscritta dai partecipanti. Dall’incontro non è emerso, né diversamente è mai stata sollevata alcuna volontà di scontro con alcuna sigla sindacale e/o armatoriale, ma è stata ribadita la posizione comune che debba essere salvaguardato il riconoscimento della figura del pilota e, di conseguenza, che la prestazione del secondo pilota non sia solo legata a un mero riconoscimento economico”.
Fedepiloti:
“A Taranto
non c’eravamo”
Da parte sua la Fedepiloti, con una nota riferita ancora al resoconto apparso mercoledì sulle nostre colonne, “smentisce di aver preso parte, come associazione, alla riunione svoltasi a Taranto; e chiarisce, in merito agli argomenti trattati, di essere impegnata ai tavoli tecnici con le Istituzioni e le Federazioni legate alle professioni del mare, per la risoluzione delle varie trattative che riguardano la categoria. Pertanto, quanto accaduto a Taranto e riportato nell’articolo non risulta veritiero e la Fedepiloti ne prende le distanze”.
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