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Sui rifornimenti di GNL black-out dai gilet gialli

NAPOLI – Sembra terminato il blocco dei rifornimenti di GNL di piccola taglia presso l’hub di Fos Cavaou, a Marsiglia, dovuto ad agitazioni sindacali collegate al fenomeno dei “gilet gialli” in Francia. Il blocco – scrive ConferenzaGNL – segnalato dalla “Staffetta Quotidiana” unico media che ne ha percepito la gravità, è durato una settimana ed ha più che dimezzato i rifornimenti di GNL per le stazioni di servizio e le imprese che utilizzano questo nuovo combustibile.

L’impatto sugli operatori non è stato univoco: inferiore per quelli che si riforniscono a Barcellona e quelli organizzati per rifornimenti meno frequenti, maggiore per chi fa rifornimento più spesso. Alcune importanti stazioni di servizio italiane sono rimaste a “secco”; parecchi i camion fermi, e alcuni di questi è stato necessario movimentarli con le bisarche.

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Pur avendo la Total, gestore dell’impianto di rifornimento, dichiarato la “forza maggiore” (anche per i rifornimenti verso la Francia stessa), sono state particolarmente gravi le incertezze nella comunicazione agli importatori italiani. Infatti, dopo lo sciopero generale, sono proseguite agitazioni locali comunicate giorno per giorno, impedendo quindi la messa in opera di soluzioni alternative dal Nord Europa o altro anche via traghetto dalla Spagna verso l’Italia.

L’episodio ha messo in luce la fragilità del sistema italiano di approvvigionamento del GNL per usi diretti, peraltro già ben nota al settore: più del 90% delle 50 mila tonnellate di GNL per gli usi diretti verso l’Italia passa infatti per una sola strada e attraversa il confine a Ventimiglia. Oltre agli scioperi si possono immaginare altri mille impedimenti che potrebbero mettere in crisi tutto un settore in grande sviluppo.

Non a caso la prossima 5a Conferenza Internazionale ed Expo sul GNL di piccola taglia, in programma a Napoli il 15 e 16 maggio prossimi – promossa da ConferenzaGNL, iniziativa di Mirumir srl che dal 2012, prima al mondo, sostiene questa nuova filiera industriale – dedicherà una sessione plenaria al tema: “How to supply small scale LNG for market deployment” con una relazione introduttiva di Steve Esau, direttore generale di SEA/LNG, la più grande associazione internazionale delle imprese del settore.

Finite le agitazioni gli operatori devono ritrovare fiducia nel mercato e nella garanzia degli approvvigionamenti. Come già si fa nel settore del gas naturale e del petrolio, con un sistema di scorte strategiche, appare necessario attivare un sistema di emergenza in grado di far fronte a queste situazioni anche per il GNL di piccola taglia, almeno fino a quando non entrerà in funzione un numero adeguato di depositi costieri.

Oltre all’istituzione di corridoi speciali su strada con il Nord Europa, una soluzione può anche basarsi su chiatte o bunker vessel che potrebbero rifornire le autobotti a bordo molo (così come è ormai abituale il processo inverso) in porti come Genova. Un sistema di aste potrebbe dare soluzione al problema, in modo simile a quanto già si fa per il big GNL e gli stoccaggi minerari.

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Pubblicato il
16 Febbraio 2019

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