Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

SOS-Logistica a Piacenza

PIACENZA – L’area piacentina si sta affermando, ormai da più di un decennio, come polo logistico di interesse strategico per il nostro Paese. Essa infatti rappresenta il punto di incrocio delle due direttrici fondamentali – la direttrice Nord-Sud in cui Piacenza si presenta come accesso naturale all’area milanese e svizzera per tutto il traffico proveniente dalla penisola – e la direttrice Est-Ovest, con relazioni dirette a occidente con Torino e con il porto di Genova-Savona, e a Oriente con l’area industriale veneto-friulana e attraverso Verona con il valico del Brennero e con l’Europa centrale. Il tema che interessa – e per certi aspetti preoccupa – la comunità locale è conseguenza diretta della strategicità dell’area che, come noto, è da tempo oggetto di crescenti interessi da parte degli operatori della logistica e dei trasporti, come dimostrano gli insediamenti di grossi gruppi internazionali (Hupac, Prologis, Amazon, Ceva solo per citarne alcuni).

[hidepost]

Sul tema per iniziativa anche di SOS-Logistica si è svolto nei giorni scorsi il convegno “Polo Intermodale di Piacenza: prospettive future e impatto sul territorio” presso la prestigiosa sede della Banca di Piacenza a Palazzo Galli. La preoccupazione, che il convegno intendeva ridimensionare, è che gli investimenti comportino consumo di aree, congestione, inquinamento ambientale ed acustico, e poche ricadute occupazionali. Viceversa, ed è questo che il convegno si è proponsto di dimostrare, una corretta gestione degli insediamenti può consolidare il ruolo dell’area piacentina come snodo trasportistico fondamentale e come ingresso da Sud per l’area milanese, creando nel contempo una nuova occasione di sviluppo sostenibile per la Città, con un forte incremento della ferrovia a scapito della gomma.

L’iniziativa è di Confapindustria e del Comune di Piacenza, con il patrocinio di Provincia, Rotary e associazioni di categoria, e il sostegno organizzativo dell’Istituto Internazionale delle Comunicazioni di Genova. Il Convegno ha visto il coinvolgimento dei più qualificati operatori della logistica e del trasporto, in particolare ferroviario, con la presenza della componente ambientale e con una conclusione a livello politico da parte delle Istituzioni e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Marzo 2019

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio