Porto 2000 quanto gossip sui privati…
LIVORNO – Nella guerra aperta per la riconferma o meno di Roberto Piccini alla presidenza della Port Authority, i “dietrismi” si sprecano. E in attesa che il ministro Matteoli faccia la prossima mossa – dovrebbe essere imminente, questione di giorni o di ore – protagonista del gossip portuale è diventata la vicenda della Porto 2000: ovvero della più volte preannunciata privatizzazione della gallina dalle uova d’oro del porto labronico.
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“Dietrismi” che circolano in queste ore parlano di una manovra di accerchiamento di Piccini, perché la privatizzazione si risolva con la cessione – attraverso il meccanismo di una gara, più o meno “ad hoc” ma rispettando ovviamente tutte le normative – della società a un potente gruppo livornese dello shipping. Lo stesso, guardacaso, che ha sostenuto in prima persona sia all’Associazione Industriali sia in giunta camerale la nomina di Nardi come antagonista di Piccini. Questo gruppo da tempo guarda alla Porto 2000 con chiaro interessamento, tanto che l’attuale amministratore (una specie di “commissario” succeduto alla gestione Lenzi) è considerato una sua emanazione.
Ovviamente non c’è solo il gruppo in questione interessato alla Porto 2000. Da più parti si afferma che anche la Cilp, ovvero la compagnia-impresa dei portuali, un pensierino ce l’avrebbe fatto, magari attraverso la sua società che opera nei traghetti ro/ro ovvero la Ltm: che in questi giorni è stata oggetto di una serie di proposte-offerte da parte della Unicoop Impresa di Cristiano Lucarelli, sempre meno bomber di calcio e sempre più impegnato a salvare le sue iniziative sul porto. Riferisce Cristiano Meoni sul quotidiano di Livorno Il Tirreno che c’è stata anche una proposta di scambi azionari tra Unicoop e Ltm, bloccata (per adesso) dagli agenti marittimi che fanno parte di quest’ultima società. Ma come ricorda un vecchio detto, in queste cose “mai dire mai”. E’ la regola.
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Intanto in merito al dibattito in corso a Livorno per la designazione del nuovo presidente dell’Autorità Portuale, “i due nominativi, sui quali le associazioni che si riconoscono in Impresafutura (Api Livorno, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio) hanno trovato da subito piena convergenza, sono Roberto Nardi e Roberto Piccini, figure capaci di guidare con competenza ed esperienza un ente così importante per l’economia cittadina, e non solo, in grado di dare nuovamente ossigeno al sistema imprenditoriale fortemente provato dalla crisi”.
“Roberto Nardi – dice una nota – perché in questi anni da presidente della Camera di Commercio ha riscosso e ripagato la fiducia che Impresafutura ha da sempre riposto in lui, riportando l’Ente Camerale vicino alle imprese ed al territorio, guidandola con equilibrio e competenza; Roberto Piccini perché, pur avendo ereditato le difficoltà di un ente commissariato, è riuscito a svolgere un lavoro proficuo nell’interesse dell’intero ambito portuale e dell’economia locale, attraverso realizzazioni e programmazioni (vedi il PRG portuale) che possono far cogliere al porto le importanti sfide del futuro”.
“Impresafutura ribadisce quindi il proprio gradimento sia per Nardi che per Piccini ritenendoli entrambi all’altezza dell’impegnativo compito di presiedere l’Autorità Portuale di Livorno”.
A.F.
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