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Enrico Rossi la Festa e lo Santo

Enrico Rossi

LIVORNO – Bene ha fatto il governatore della Toscana Enrico Rossi a richiamare il governo giallo/rosso che sta (faticosamente) nascendo sul tema tutto nazionale della Darsena Europa. Poco importa che l’abbia fatto in una festa di partito, dove notoriamente si può dire tutto e il contrario di tutto. Ma che Rossi creda nella Darsena Europa, e che si sia impegnato sul tema, è noto e non può essere contestato. Semmai il presidente della Regione ha avuto sempre una strana amnesia sul “nodo” stradale e ferroviario del Calambrone e sul tombamento dello Scolmatore dell’Arno in Darsena Toscana, ma va capito per gli equilibri con Pisa (oggi non più necessari, visto che a Pisa il sindaco è della nemicissima Lega): due temi che sono propedeutici alla credibilità stessa della Darsena Europa.

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Prendiamo atto comunque che Rossi alla festa dell’Unità di Livorno ha parlato anche del porto e della Darsena Europa. «Comune, Regione (che da almeno cinque anni si è battuta su questo punto, anche pubblicamente in modo evidente, investendoci parecchio denaro) e governo nazionale si devono schierare compatti per la costruzione della Darsena Europa – ha detto Rossi -. Se queste tre istituzioni, parlano chiaro e dicono tutte e tre ‘la vogliamo’, si fa subito anche se qualcuno la vorrebbe rimandare. Sarà molto importante capire chi andrà al ministero dei trasporti, perché nell’ultimo anno e mezzo di governo giallo verde siamo stati totalmente abbandonati. Rossi poi è andato oltre i proto-progetti attuali: «Se si fa la Darsena Europa con un escavo di venti metri – ha intrepidamente lanciato il cuore oltre l‘ostacolo – il porto diventa il numero uno in Italia”. Venti metri? Ma se ad oggi si è fatto fatica a ipotizzarne sedici? Speriamo che non valga il vecchio detto. “Passata la festa (dell’Unità) gabbato lo Santo”.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
4 Settembre 2019

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