Suggestioni e Darsena Europa
LIVORNO – Ogni tanto, fa bene allo spirito lanciarsi in ipotesi suggestive e speranzose. Non limitandoci a imbottire il giornale di comunicati e di “marchette”, ma provando a imitare i Druidi e a leggere nelle viscere del sacrifici agli dei il futuro, almeno quello di casa nostra.
Premessa necessaria, perché non debba esser preso troppo sul serio. E vengo al sodo: si è parlato molto, di questi tempi, della Darsena Europa e torno a parlarne qui sopra, in relazione alla viabilità d’accesso con la maledetta interruzione al Calambrone. Ma c’è un altro problema, già accennato nel numero scorso del giornale: le dichiarazioni d’interesse alla gara per la costruzione gestione, che ad oggi si limitano a quella dei Fondi d’investimento proprietari del TDT, con alcuni importanti “caveat”; il principale dei quali è un chiarimento sul futuro del terminal Lorenzini – sponda est della Darsena Toscana – come hub contenitori.
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Fin qui i fatti. Passo all’ipotesi: fantasiosa, meglio ancora: sognata. E del resto scriveva Kipling al figlio che “se saprai sognare ma non farai dei sogni i tuoi padroni” sarai un uomo. Dunque, il sogno: che la sponda est e la sponda ovest della Darsena Toscana trovino prima possibile la quadra per lanciarsi insieme, fianco a fianco, nella realizzazione della Darsena Europa.
Farnetico? Può darsi. Però certe recenti indiscrezioni – Schenone che esce, Becce che ritorna – se fossero confermate qualcosa potrebbero significare. Mi fermo. Non vorrei sognare troppo, visto che Hallowen è passato e con lui tutte le speranze nel dolcetto o scherzetto…
Antonio Fulvi
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