Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Benetti ha varato il primo Diamond 145

Nella foto: Il varo del nuovo Benetti Diamond 145 “Ink”.

VIAREGGIO – Sabato 25 gennaio, si è svolto il varo a scalo della prima unità di Diamond 145, l’ammiraglia della categoria Class di 44 metri di lunghezza .

Dando il benvenuto alle Autorità, senza dimenticare i cittadini, i fornitori, le maestranze e i dipendenti Benetti, il presidente del Gruppo Azimut|Benetti, Paolo Vitelli ha parlato di un varo spettacolare. “Il varo a scivolo ha fatto la storia dei Cantieri Benetti. Detentori di una grande tradizione, abbiamo realizzato centinaia di vari, ma oggi gli elementi rivoluzionari dell’ammiraglia della categoria Class promettono di portare Benetti a rinnovati successi. Questo scivolo è una vera rampa di lancio su cui la nostra capacità tecnica e la nostra voglia di andare avanti pongono una sfida tecnologica che punta al traguardo della continuità”. Complimentandosi con tutti i progettisti, il presidente ha voluto ringraziare anche Giorgio M. Cassetta, il designer che si è occupato degli esterni: “Giorgio ha saputo dare un’anima ad una barca che integra innovazione e tradizione”.

[hidepost]

Diamond 145, venduto in collaborazione con le società di brokeraggio Domeyachts e The Doc Yacht Services, è uno yacht potente ed elegante con scafo in vetroresina e dalla stazza lorda di 456 tonnellate che raggiunge 3.800 miglia nautiche ad una velocità di crociera di 11 nodi. Il lavoro sugli esterni, coniugato con quello dell’Interior Style Department di Benetti, esalta i dettagli e celebra proporzioni armoniche ed equilibrate. Lo yacht, di cui sono già state vendute due unità, è l’unica imbarcazione in vetroresina di queste dimensioni oggi disponibile sul mercato.

Il disegno delle vetrate dei ponti principali, interrotte e molto ampie, accompagna l’intera lunghezza dello yacht e regala luminosità agli interni dove i 10 passeggeri sono ospitati in 4 cabine nel Lower Deck, insieme alla cabina armatoriale sul Main Deck. I 6 membri dell’equipaggio alloggiano anche loro in 4 cabine nel Lower Deck; il capitano dispone di una cabina privata sull’Upper Deck, vicino alla timoneria. A poppa, porte a vetro scorrevoli si aprono su una grande beach area.

[/hidepost]

Pubblicato il
1 Febbraio 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio