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Per il ponte crollato sul Magra un’idea di nuova viabilità

LA SPEZIA – Confindustria La Spezia, nel continuare a manifestare sconcerto per il crollo del ponte di Albiano Magra, per la gravità dell’accaduto e al di là delle considerazioni sulle responsabilità da accertare, è non solo fortemente interessata a capire quali saranno le soluzioni per dare risposte certe e immediate alle esigenze sia dei cittadini sia delle attività economiche del vasto e operoso territorio dalla forte vocazione industriale e artigianale che si estende dalla piana di Ceparana-Pian di Follo all’area logistica del porto e al casello autostradale di Santo Stefano di Magra, ma si fa carico di una proposta che si fonda su tre aspetti fondamentali: velocità di esecuzione, contenuto costo di realizzazione, non coinvolgimento di proprietà private in un’opera che insisterebbe solo su proprietà pubbliche. La proposta è stata inviata, a firma del presidente Mario Gerini, alla ministra alle Infrastrutture Paola De Micheli, al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al presidente Regione Liguria Giovanni Toti, al presidente CCIAA Riviere Liguria Luciano Pasquale e al presidente SALT Fabrizio Larini.

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Confindustria La Spezia, nella consapevolezza che i tempi per la realizzazione di un nuovo ponte, anche se di natura temporanea, saranno talmente lunghi da far temere sulle possibilità di molte attività economiche di sopravvivere a questa ulteriore difficoltà, propone alla ministra di considerare l’opportunità di chiedere alla Concessionaria autostradale la “Realizzazione di una nuova viabilità temporanea”. A tal fine allega lo studio di fattibilità dell’ingegner Graziano Testa sulla base di ipotesi preventivamente analizzate, proponendo nel tratto di competenza SALT, di realizzare quanto segue:

Lato Albiano Magra: costruzione di una rampa di collegamento all’autostrada (corsia Sud) in prossimità del cimitero di Albiano Magra, dove per eseguire il collegamento all’autostrada occorre realizzare una rampa lunga 180 metri che supera un dislivello di 6 metri con pendenza media del 3%;

Lato Santo Stefano Magra: collegamento dell’area parcheggio denominato “Santo Stefano Ovest” con la viabilità comunale di via Carducci (subito dopo il cavalcavia dell’autostrada a margine dell’azienda agricola “Il Noce” sui terreni di proprietà di SALT S.p.A. – identificati da foglio. 2 mappale 654 del Comune di Santo Stefano di Magra). In questo punto, per eseguire il collegamento all’autostrada occorre realizzare un breve tratto di strada lunga 190 metri che supera un dislivello di circa 3,50 metri con pendenza media del 1,85%.

Ricordato comunque che già in passato Confindustria La Spezia aveva evidenziato la necessità di interventi infrastrutturali che fossero adeguati alle necessità dei cittadini e delle attività economiche, oggi chiede al Governo di attivare procedure analoghe a quelle adottate per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova in attesa delle risposte da Regione Toscana e Regione Liguria sulle immediate attivazioni di iniziative speciali finalizzate a ridurre i disagi della popolazione e idonee ad assistere le attività produttive nei Comuni interessati dal crollo del ponte.

Nella lettera Confindustria La Spezia illustra alla ministra quale importanza avesse il ponte di Albiano che saldava i territori spezzino e lunigianese con valenza sovra regionale al servizio di una popolazione di oltre 38 mila residenti. Negli ultimi anni la sua importanza era peraltro e talmente cresciuta da assumere una funzione cruciale per il collegamento con la città capoluogo e la Vallata del Magra, non solo per Albiano, frazione del Comune di Aulla, ma anche per i Comuni di Follo, Bolano, Calice al Cornoviglio, Vezzano Ligure, Santo Stefano Magra, Podenzana e la stessa città di Aulla, anche per le criticità e i conseguenti lavori ancora in corso per la messa in sicurezza della strada Provinciale della Ripa. Le attività economiche in Albiano – che anche se situata in provincia di Massa Carrara, è una realtà intrinsecamente legata alla provincia spezzina – e nei Comuni di Follo e Bolano, con 900 imprese e oltre 9.000 dipendenti, già prima del crollo scontavano serie difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali e nella movimentazione di prodotti, imputabili alla inadeguatezza della viabilità e all’elevato volume di traffico giornaliero. Difficoltà al momento attenuate ma che saranno di nuovo evidenti, anzi aggravate, quando si tornerà alla normalità, soprattutto in autunno-inverno. La lettera di Confindustria si chiude rilevando che a situazioni di eccezionale difficoltà come quella che stanno vivendo le aziende del territorio, auspica che corrispondano altrettante risposte eccezionali.

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Pubblicato il
18 Aprile 2020

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