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Più mobilità con Covid-19 se maggiori informazioni

ROMA – L’Autorità di Regolazione dei Trasporti, “da sempre attenta alle esigenze di mobilità degli utenti” come dice una sua nota, ha realizzato un’indagine demoscopica finalizzata all’acquisizione di informazioni relative sia all’utilizzo da parte degli utenti delle diverse modalità di trasporto (prima, durante e dopo l’emergenza sanitaria Covid-19), sia alle possibili misure di sicurezza in grado di stimolare l’utente finale ad un maggior uso dei mezzi di trasporto e favorire la ripresa degli spostamenti.

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Realizzata in collaborazione con DOXA S.p.A. e coordinata a livello scientifico dal professor Carlo Cambini (chief economist dell’Autorità), l’indagine fa emergere le seguenti evidenze:

• il 37% degli intervistati ha dichiarato di aver cambiato i propri comportamenti di mobilità durante la c.d. Fase 2 rispetto a quella precedente l’emergenza sanitaria, registrando una generale contrazione degli spostamenti per tutte le modalità di trasporto, ad eccezione della mobilità sostenibile (ad es. spostamento a piedi, bicicletta, monopattino e scooter a noleggio/sharing) e di quella con autovettura;

• rispetto a prima, il 33% degli intervistati ha dichiarato di voler cambiare i propri comportamenti di mobilità in un ipotetico scenario totalmente “Covid-19-free”, mostrando un generale aumento della frequenza di spostamento, con alcune eccezioni su selezionate modalità di trasporto e per classi di intensità d’uso dei mezzi di trasporto, per le quali si rileva una diminuzione;

• indipendentemente dall’intensità d’uso dei mezzi, lo spostamento a piedi e l’utilizzo dell’autovettura privata (preferibilmente senza percorrere autostrade) sono le modalità di trasporto preferite dalla maggior parte degli intervistati; segue la bicicletta personale e il trasporto pubblico su autobus e tram;

• il 58% degli intervistati ha giudicato utile ricevere informazioni, in tempo reale, sulle caratteristiche dei mezzi di trasporto disponibili a supporto delle proprie scelte di mobilità;

• il 60% degli intervistati è disponibile a condividere informazioni sugli spostamenti, sul proprio stato di salute e quelle di soggetti contagiati (o ad alto rischio) con i quali è entrato in contatto.

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Pubblicato il
22 Luglio 2020

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