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PIM, ora avanti tutta

Stefano Corsini

PIOMBINO – Entra finalmente nel vivo e a pieno titolo il progetto di smantellamento, manutenzione e refitting navale nel porto di Piombino grazie alla firma, avvenuta la settimana scorsa, dell’accordo sostitutivo di concessione demaniale marittima. L’atto è stato firmato alla presenza del presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale Stefano Corsini e dei vertici di Piombino Industrie Marittime, la società navalmeccanica costituita dalla genovese San Giorgio del Porto e dalla livornese Fratelli Neri, quest’ultima rappresentata dal presidente Piero Neri e dell’amministratore delegato Valerio Mulas.

Piero Neri

L’accordo sostitutivo, che completa l’iter avviato con l’atto di sottomissione già siglato dalle parti nel settembre del 2016, prevede che PIM possa operare, sino al 2041, su una superficie totale di 120.370 metri quadrati, di cui 17.040 mq a mare.

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Contestualmente alla firma dell’atto, è stata inoltre consegnata alla società un’ulteriore area a terra di 22.615 metri quadri rispetto agli 80.715 metri quadrati già consegnati negli anni scorsi per la realizzazione di una prima parte degli impianti.

Con questo passaggio PIM porterà avanti il progetto di realizzazione di una piattaforma polifunzionale di demolizione, costruzione e riparazione, con investimenti privati per oltre 16 milioni entro il 2023 e un organico di personale a regime di 80 unità, senza contare le ricadute dell’indotto.

La società, che in estate aveva ottenuto l’attivazione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), è in attesa della realizzazione della nuova bretella che renderà il cantiere indipendente dal punto di vista degli accessi viari e ha già risolto con risorse proprie i problemi di approvvigionamento di elettricità con la posa in opera di cavi lungo un tracciato di 2,5 km sino alle aree in cantiere, provvedendo inoltre a realizzare l’impianto di trattamento e riutilizzo delle acque e a dare avvio alla costruzione del primo dei capannoni previsti dal Piano.

Con la realizzazione delle strutture, la società potrà quindi dare corpo ai numerosi progetti che la vedono impegnata, sia nelle attività di demolizione, che in quelle di refitting, grazie anche a un rapporto sinergico con il porto di Genova (tramite GIN – Genova Industrie Navali e San Giorgio del Porto) e con il porto di Livorno (dove opera Neri).

«La firma di oggi rappresenta la conclusione di un percorso che si è rivelato molto impegnativo per tutte le parti coinvolte: la nostra Azienda, la Regione Toscana, l’Autorità di Sistema Portuale, il Comune di Piombino, molti Organismi tecnici» ha dichiarato il presidente Piero Neri, che ha aggiunto: «Per la realizzazione di un impianto polivalente come quello di Piombino Industrie Marittime è stato necessario affrontare per la prima volta normative nazionali ed europee di tutela ambientale. Lo abbiamo fatto con convinzione per contribuire, per quanto dipende da noi, a un futuro sostenibile ambientalmente, economicamente e socialmente».

Soddisfatto Corsini: «Questo significativo atto, assieme agli altrui che sono stati recentemente sottoscritti, e a quelli che verranno – alla luce dei risultati delle procedure di selezione dei concessionari dei tre lotti della Darsena Nord e del progredire del piano industriale di JSW Italia -, proietta lo scalo in un mercato strategico finora non contendibile ma coerente con la posizione geografica altrettanto strategica del porto e con le potenzialità infrastrutturali che lo contraddistinguono. Tutto ciò contribuirà inoltre a fornire le risposte occupazionali concrete che il territorio attende nell’ambito di una filiera dalle indiscutibili potenzialità».

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Pubblicato il
28 Ottobre 2020
Ultima modifica
30 Ottobre 2020 - ora: 14:06

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