Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Caro greggio, prezzi stellari sui traghetti

Già confermati rincari dei biglietti fino al 90% e la fine dei pacchetti “low cost” – Ulteriori aumenti prima dell’estate se la situazione non si normalizzerà

GENOVA – Il grido di dolore si amplifica ora per ora: perché l’impennata del prezzo del greggio si sta riflettendo in aumenti notevoli dei costi per tutti i vettori marittimi, dalle navi merci ai traghetti, dai rimorchiatori alle unità da crociera, per non parlare degli aerei.

[hidepost]

E i primi salassi sui consumatori sono già in corso, specie sulle prenotazioni – che cominciano a muoversi tradizionalmente con i primi di marzo – per i collegamenti con le isole delle vacanze. Del resto, alcuni armatori si erano già messi le mani avanti, a cominciare da Moby Lines e Corsica & Sardinia Ferries: con il costo del carburante aumentato mediamente dal 25 al 35 per cento – è la giustificazione – mantenere i prezzi già ultra-depressi dell’estate scorsa sarebbe un bagno di sangue.

Da capire, al momento, se i traghetti conterranno gli aumenti sulla base di quel “circa 30%” dell’incremento del costo del fuel, oppure se proveranno anche a recuperare un po’ di redditività in più rispetto al profondo rosso dei due anni precedenti. Ma qui si innesca la solita polemica: perché secondo le associazioni dei consumatori anche il 2010 non ha buttato affatto male e le compagnie principali alla fine hanno guadagnato. Mentre gli armatori ribadiscono che si tratta di analisi superficiali e falsate, in quanto anche la stessa corsa al “low cost” degli anni precedenti, con la possibilità di prenotare il trasporto dell’auto al seguito per 1 euro, era servita a riempire le navi ma non certo i bilanci di utili.

Per quanto riguarda gli aumenti per l’estate, siamo in piena jungla. Alcune segnalazioni parlano di aumenti per la Sardegna tra il 60 e il 90 per cento. Ma non basta: l’armatore di Moby Lines Vincenzo Onorato, a fronte delle previsioni sul mercato del greggio per i prossimi mesi, avverte: “Stiamo alla finestra ma aspettiamoci il peggio, con ulteriori incrementi di costo di almeno il 10 per cento da qui all’estate”. Solo visione pessimistica o mani messe avanti in vista di un’estate rovente per i prezzi?

[/hidepost]

Pubblicato il
5 Marzo 2011

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio