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All’Isola di Capraia gli Scarronzoni

Nella foto: L’attore Fabrizio Brandi nella sua recital Sant’Antonio di Capraia.

CAORAIA ISOLA – Otto Con è il nome con cui, nel gergo del canottaggio, si indica l’imbarcazione da gara con otto vogatori più timoniere a bordo, ed è quella che rese famosi gli Scarronzoni, dodici volte campioni nazionali, due volte campioni europei e soprattutto altre due volte vicecampioni olimpici a Los Angeles nel ’32 e a Berlino nel ’36. Tutti livornesi, tutti scaricatori di porto, manovali, operai.

È questo il tema della pièce teatrale scritta da Gabriele Benucci e diretta da Anna Dimaggio, che è stata rappresentata sabato scorso alle 18.30, nell’Isola di Capraia, presso il Convento di S. Antonio, nell’ambito del programma Porto Aperto e per festeggiare gli Italian Port Days, l’iniziativa lanciata in comune dalle Autorità di Sistema Portuale, e coordinata da Assoporti, per avvicinare la cittadinanza alla vita e cultura portuali.

Lo spettacolo, che ha come unico attore Fabrizio Brandi – già noto al pubblico per aver recitato nel film di Paolo Virzì, la Prima cosa bella – narra la storia di Cesare Milani, il timoniere di sempre dell’armo livornese che, assieme ai suoi compagni, arrivarono a giocarsela alla pari con blasonati equipaggi di vogatori di Oxford e Cambridge. Con gli americani, invece, fu tutta un’altra storia. Due centesimi di secondo a Los Angeles e sei a Berlino divisero per sempre gli Scarronzoni dalle medaglie d’oro olimpiche.

Otto Con è anche questo. Una storia d’amore fallita, la storia della lotta per raggiungere un obiettivo contro ogni ostacolo, la storia di uno scontro tra classi sociali. Il tutto proiettato sullo sfondo della miseria che accompagnò la Grande Crisi del ‘29 fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Pubblicato il
22 Settembre 2021

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