Idrovolanti: rivitalizzare
ROMA – Si prova a far nascere il Circuito degli Idroscali Storici d’Italia. L’iniziativa è dell’associazione Aviazione Marittima Italiana, che da tempo è impegnata in un’importante attività tesa a recuperare la memoria delle almeno trenta basi storiche degli idrovolanti sparse in tutta la penisola. Dall’inizio del ‘900 e fino agli anni ’30-40, infatti, città come Orbetello, Bracciano, Desenzano del Garda, Varese, Brindisi, Taranto e molte altre hanno scritto tante pagine indimenticabili nella storia dell’aviazione e del trasporto aereo in Italia. Ora l’Aviazione Marittima Italiana lancia la proposta a queste città di sottoscrivere un protocollo, che preveda iniziative comuni per favorire il recupero dei vecchi idroscali, il loro impiego per la promozione della cultura aeronautica (con musei, mostre, convegni, scuole di volo) e anche per tornare ad ospitare velivoli idro allo scopo di promuovere una nuova forma di turismo intermodale e sostenibile. Un’iniziativa che prende le mosse dal successo delle numerose Giornate sugli Idroscali Storici, organizzate sempre dall’Aviazione Marittima Italiana negli ultimi due anni con la collaborazione di autorità civili e militari a livello locale e nazionale.
“Abbiamo già ricevuto molte manifestazioni d’interesse da parte di tante città che ospitano idroscali storici e che hanno compreso l’importanza di riqualificarli, di diffonderne la storia e di tornare a renderli operativi per l’idroturismo”, sottolinea Orazio Frigino, presidente dell’Aviazione Marittima Italiana e ideatore del progetto.
“Entro la fine di quest’anno, lanceremo ufficialmente questo protocollo nazionale da Nisida (Napoli) o da Orbetello (Grosseto), due località che hanno legato il loro nome proprio alle vicende storiche dei rispettivi idroscali”. Il progetto è stato presentato informalmente anche al ministro del turismo Massimo Garavaglia, in occasione delle manifestazioni sull’aeroporto di Pavullo nel Frignano (Modena) per il 110° anniversario dell’Aero Club d’Italia.
Il rilancio del volo idro per i collegamenti turistici viene visto con grande interesse anche dal settore dell’hospitality: all’incontro con Garavaglia, ha infatti partecipato anche un importante esponente del settore alberghiero, Attilio Caroli Caputo, direttore del gruppo Caroli Hotels che sul mare del Salento gestisce circa 1.500 posti letto: “I collegamenti con idrovolanti, in Puglia ma anche in tutta Italia, potrebbero certamente favorire l’incremento degli arrivi di turisti dall’Italia e dall’estero”, ha spiegato l’imprenditore salentino, “rendendo più rapidi e piacevoli i trasferimenti e anche garantendo il basso impatto ambientale”.