Shanghai a 30 milioni e l’Italia portuale arranca

Cresce il divario con il Far Est e anche l’Europa non brilla, con Rotterdam solo al decimo posto – I mega/progetti come Livorno destinati a rimanere al palo? Il piano della logistica

ROMA – Le speranze sono una cosa, i numeri che registrano i fatti un’altra. E i numeri che ciclicamente fornisce “Containerisation International”, riportati nella tabella che pubblichiamo in altra pagina, descrivono una realtà che non lascia adito a dubbi: i porti che sono al top della classifica mondiale per il movimento dei containers sono ormai quasi tutti nel Far East: tanto che il primo porto europeo, Rotterdam, è “soltanto” in decima posizione. Gli scali italiani di cui tanto si parla non figurano che verso la fine di una seconda classifica, quella dei primi cento porti containers al mondo. E anche il Mediterraneo non se la cava molto meglio, malgrado l’exploit – oggi frenato di nuovo dalla crisi economica della Spagna – di Valencia.

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