Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il primo Tankoa T450 aggiudicato negli USA

GENOVA – L’eccellenza funziona: Tankoa Yachts ha annunciato che il primo scafo del suo nuovo superyacht di 45 metri T450 è stato venduto: il fortunato a cliente è un appassionato nordamericano.

Questo splendido capolavoro navale è costruito in acciaio e alluminio, ha un design esterno firmato Giorgio M. Cassetta in linea con lo stile del cantiere, al quale però aggiunge un caratteristico elemento verticale nella sovrastruttura e linee orizzontali ben bilanciate, che conferiscono al progetto un’eleganza sobria e senza tempo. Giorgio Cassetta si occuperà anche del design degli interni, che sarà moderno e perfettamente in linea con le esigenze di un giovane armatore e della sua famiglia. 

“È stato un vero piacere lavorare con questo cliente e il suo team. Ha proposto idee brillanti e Giorgio Cassetta le ha trasformate in un fantastico design”, afferma Claudio Corvino, Tankoa’s sales manager. “Non vediamo l’ora di iniziare tutti insieme il processo costruttivo che sarà piacevole e divertente. Inoltre, siamo felici di aver venduto questo yacht ad un cliente che sicuramente ci aiuterà a sviluppare la nostra presenza nel mercato americano”.

Presentato al cantiere genovese da Boumer Jousma e Vittoria Santarone di Italian Yacht Group di Ft Lauderdale, il cliente ha richiesto per questa prima unità diverse personalizzazioni che hanno confermato la flessibilità della piattaforma. Tra queste, finestrature molto più grandi sul ponte principale e il salone dell’upper deck più lungo, che ha aumentato la stazza lorda da 435GT a 450GT offrendo maggiori volumi interni pur senza compromettere le proporzioni finemente bilanciate dello yacht.

Le caratteristiche distintive di questo Tankoa T450 sono:

– Un’ampia suite armatoriale a prua sul ponte principale e cinema all’aperto nel pozzetto di poppa; 

– Cinque suite per gli ospiti sul ponte inferiore e un ampio beach club a poppa; 

– Un ponte superiore con palestra dedicata e un braciere a prua; 

– Uno spazioso sundeck con vasca idromassaggio vetrata e zona pranzo ombreggiata dedicata agli ospiti. 

“Questo contratto fa del 2021 un anno record per Tankoa”, spiega Eva Orsi, presidente di Tankoa Yachts. “Per me la cosa più importante è vedere che le nostre strategie commerciali e i nostri investimenti stanno andando nella giusta direzione: abbiamo rafforzato il reparto vendite ed investito in nuovi prodotti per offrire al mercato una gamma più ampia di fantastici yacht. Allo stesso tempo, abbiamo anche migliorato i processi industriali interni. I risultati di quest’anno sono il frutto di queste strategie e di molto lavoro”.

La consegna del primo T450 è prevista nel 2023.

Pubblicato il
18 Dicembre 2021
Ultima modifica
21 Dicembre 2021 - ora: 12:41

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio