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Sequestrati 750 kg di prodotti ittici

LIVORNO – Gli ispettori pesca della Guardia Costiera di Livorno e i funzionari dei dipartimenti – Unità Sicurezza alimentare – della prevenzione delle Aziende U.S.L. di Livorno, Prato e Arezzo hanno eseguito congiuntamente, nei giorni scorsi, una serie di attività ispettive presso ristoranti e pescherie delle suddette provincie gestite da cittadini di nazionalità extracomunitaria.

L’attività è stata svolta nell’ottica della consolidata sinergia tra i due organismi deputati al controllo – dice la nota della Capitaneria – nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali che vedono il personale della Guardia Costiera impegnato nel tutelare le risorse ittiche e le informazioni rese al consumatore e il personale delle AUSL negli aspetti di tutela della salute pubblica e dell’ambiente marino.

Nel corso degli accertamenti sono state riscontrate diverse tipologie di illecito.
Tra le più gravi la mancata esibizione della documentazione di tracciabilità e la violazione dei requisiti generali igienico-sanitari.

Durante le verifiche, che hanno riguardato il controllo dei documenti di accompagnamento dei prodotti ittici, risultati carenti o in qualche caso completamente assenti, gli ispettori della Guardia Costiera, visionati ed insospettiti da alcuni esemplari esposti nei banchi di vendita al dettaglio, hanno deciso di passare al setaccio le celle-frigorifero, dove hanno rinvenuto prodotti privi di tracciabilità e di dubbia provenienza.

Ulteriori verifiche effettuate presso un ristorante del centro di Livorno e una pescheria di Prato hanno condotto alla chiusura temporanea dei due esercizi commerciali per le gravi carenze igienico sanitarie riscontrate.

Le verifiche sono state svolte anche presso i magazzini di un punto di vendita all’ingrosso della provincia di Firenze dove i militari hanno sequestrato 700 kg di prodotti ittici non correttamente conservati. La merce, risultata non idonea al consumo umano, è stata sottoposta a sequestro amministrativo e ai responsabili degli illeciti sono state inflitte sanzioni amministrative per un totale di 9.500 euro.  

Pubblicato il
30 Marzo 2022
Ultima modifica
31 Marzo 2022 - ora: 11:14

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