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Piccoli ormeggi, è qui la tutela

Nella foto: Angelo Siclari

RAPALLO – L’Italia, lungo i suoi 8⃣.0⃣0⃣0⃣ Km di costa, è dotata di quasi 2⃣0⃣0⃣.0⃣0⃣0⃣ posti barca 🚤 distribuiti all’interno di porti turistici, cioè in strutture dotate nel suo complesso di ogni confort, tali da poter ospitare unità di dimensioni importanti.

🗣 Personalmente ritengo – ✍ scrive il presidente di Assormeggi Italia 👤 Angelo Siclariche i nostri porti turistici, nel contesto internazionale, abbiano degli standard elevati, tali da non essere secondi a nessuno.

🗣 La loro rappresentanza, inoltre, è certamente di alto livello. Sigle che hanno permesso negli anni non solo di far si che la nostra portualità turistica mantenesse, appunto, standard di alto livello, ma anche lo stesso comparto della nautica.

🗣 In questo contesto, purtroppo, non possiamo non evidenziare una “lacuna”. La mancanza di rappresentanza verso le altre tipologie di strutture ricettive della nautica. Verso quelle imprese concessionarie di piccoli approdi, pontili galleggianti, punti di ormeggio e piccole realtà di rimessaggio.

🗣 Queste importantissime realtà rappresentano ben oltre 100.000 posti barca nel contesto nazionale. 

🗣 Dati molto recenti che ci ha confermato ENIT – Agenzia Nazionale per il Turismo e che certamente sono a conoscenza di tutti i vari rappresentanti di categoria.

🗣 È da questo dato che è partita la volontà, nell’Aprile 2021, di un gruppo di imprenditori,  da anni impegnati nei settori dei posti barca e del noleggio per il diporto nautico, di dar  vita ad Assormeggi Italia.  

🗣 La “mission” dell’Associazione è aggregare le piccole e medie imprese della nautica come gli approdi, punti di ormeggio, pontili e strutture di ricovero imbarcazioni, charter, noleggio e locazione. Un comparto che purtroppo, appunto, in Italia non ha mai trovato un vero riferimento associativo.

Pubblicato il
23 Luglio 2022
Ultima modifica
26 Luglio 2022 - ora: 10:36

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