Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Nasce la seconda unità LSS per la Marina Militare

TRIESTE – La cerimonia di taglio lamiera della seconda unità di supporto logistico (LSS, ovvero Logistic Support Ship) destinata alla Marina Militare, nell’ambito di un programma che ne prevede anche una terza, si è svolta presso il cantiere di Castellammare di Stabia di Fincantieri, dove la nave sarà interamente costruita e consegnata nel 2025.

Il contratto ha un valore di circa 410 milioni di euro compreso il sistema di combattimento.

Nell’ambito del programma pluriennale per la tutela della capacità marittima della Difesa (la cosiddetta “Legge navale”) – riferisce il gruppo cantieristico – Fincantieri sta attualmente realizzando sette pattugliatori polivalenti d’altura (PPA) – il primo, “Thaon di Ravel”, è stato consegnato a marzo – e l’unità da trasporto e sbarco (LHD – Landing Helicopter Dock) “Trieste”. 

Inoltre, lo scorso anno il gruppo ha consegnato la LSS “Vulcano”, varata proprio nel cantiere di Castellammare di Stabia, un progetto quest’ultimo acquisito anche dalla Marina nazionale francese per la definizione del programma Flotlog, una serie di unità costruite in collaborazione con il cantiere campano.

La caratteristica fondamentale comune a tutte e tre le classi di navi è il loro altissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili nei diversi profili di utilizzo con un elevato grado di efficienza. In particolare queste unità potranno essere utilizzate in modo complementare anche in attività non prettamente militari quali per esempio di supporto alla protezione civile in attività di humanitarian assitance e disaster relief; in aggiunta hanno un basso impatto ambientale grazie all’adozione di avanzati sistemi di generazione e propulsione a bassa emissione inquinante (generatori e motori elettrici di propulsione) e di controllo degli effluenti biologici.

Pubblicato il
27 Luglio 2022

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora