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Confetra: sull’ART risposte e non …struzzi

ROMA – “Chiediamo al presidente del Consiglio Giorgia Meloni la sospensione per l’anno 2023 del versamento del contributo all’ART, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, in attesa di una chiara ridefinizione della disciplina e dei criteri applicativi”: così Confetra, la confederazione italiana che si occupa dei trasporti e della logistica, è intervenuta inviando anche una lettera al presidente Meloni in vista della prima tranche dei pagamenti prevista in questi giorni. 

“Oltre alla sospensione – dice Carlo de Ruvo, presidente di Confetra – è urgente anche la questione delle contribuzioni pregresse, in riferimento agli anni 2019 e 2020, per i quali si sono succeduti diversi interventi normativi e giurisdizionali che hanno generato continui cambiamenti dei criteri contributivi, spesso oggetto di contestazione da parte degli operatori anche alla luce delle difficoltà di calcolo del contributo e degli aggravi contabili e amministrativi posti a carico delle imprese”.

“In particolare – ha continuato De Ruvo – sono obbligati al versamento del contributo anche imprese che svolgono attività liberalizzate e non soggette a regolazione, come gli operatori della logistica, l’autotrasporto, i servizi di agenzia/raccomandazione marittima e altre ancora”. 

“Per le imprese di questi e di altri settori – ha concluso De Ruvo – non risultano ad oggi atti dell’Autorità che abbiano avuto influenza sulla modalità di svolgimento dell’attività, né come soggetti regolati né come soggetti beneficiari della regolazione, essendo settori completamente liberalizzati con la conseguenza che devono essere esclusi dall’elenco dei soggetti tenuti alla contribuzione”.

Fin qui la nota di Confetra: che affronta il tema delle competenze dell’ART tante volte richiamato dal comparto della logistica, ma altrettante volte ignorato o sottostimato in ambito ministeriale. Ancora una volta, in sostanza, la maggior parte delle imprese che si ritengono escluse dalla contribuzione – a torto o a ragione – si trovano senza risposte certe alla vigilia della scadenza dei pagamenti. E con il concreto rischio che anche questa volta invece di avere risposte con definitiva chiarimenti vada avanti la politica…degli struzzi che tanti danni ha fatto anche in passato. 

(A.F.)

Pubblicato il
29 Aprile 2023

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