Batterie al litio e riciclo

Nella foto: Una serie di batterie al litio.
ROMA – La necessità di provvedere ad avere un sistema efficiente di riciclo delle batterie al litio nasce per motivi ambientali.
Come noto – e spesso contestato – per far fronte ai cambiamenti climatici, il Parlamento europeo ha approvato la messa al bando dei veicoli che funzionano con motori endotermici dal 2035.
Significa che, se tutto procede come previsto, da quella data non saranno più immatricolate nuove automobili che funzionano con i classici motori a combustione fossile.
Le analisi prevedono che la mobilità elettrica incrementerà la domanda di batterie del 9⃣5⃣%.
Inoltre, quest’ultima crescerà di diciannove volte entro il 2030 (+2⃣5⃣% all’anno). I numeri mostrano che non è pensabile uno sviluppo sostenibile solo con la produzione di nuove batterie che, oltre ad essere irrealizzabile per motivi economici e di reperimento delle risorse, è anche insostenibile dal punto di vista ambientale. È quindi necessario sviluppare un sistema di riciclo efficiente, oltre che – ma il tema è difficile – sviluppare una estrazione del litio che non sia come oggi devastante per l’ambiente.
Si calcola che nelle miniere della Mongolia un chilo di litio si ottenga dalla distruzione di migliaia di metri cubi di roccia, con macchine che consumano ogni ora quasi 2⃣0⃣0⃣0⃣ litri di gasolio, impestando l’aria.
La problematica del riciclo delle batterie al litio rimane una delle questioni più dibattute tra gli scettici della mobilità elettrica. Tuttavia, in Europa si sta compiendo qualche passo per sviluppare le tecnologie necessarie affinché il riciclo di questi materiali sia sostenibile dal punto di vista economico ed ambientale. Le batterie al litio hanno un peso ridotto rispetto a quelle a piombo acido ed hanno un’alta densità energetica.
Tuttavia, il riciclo non va oltre la soglia del 5⃣% in tutta l’Unione Europea. Recuperare i materiali però è fattibile.
Ad esempio, in Cina nel 2022 sono state costruite 7⃣0⃣0⃣.0⃣0⃣0⃣ tonnellate di batterie al litio con materiali riciclati.
Le difficoltà europee in questo settore risiedono nella mancanza di impianti adatti e in alcune problematiche di natura tecnica.
Innanzitutto, uno dei motivi per cui le batterie al litio sono di difficile riciclo è proprio il materiale con cui sono realizzate. Il litio non è facilmente recuperabile e rappresenta solo l’1% di una batteria. Inoltre, i processi attuali di riciclo valorizzano solo alcuni materiali senza tenere conto della complessità strutturale delle batterie. Queste ultime hanno bisogno di studi approfonditi per ottimizzare il recupero di tutti i materiali con un elevato grado di purezza e di qualità affinché siano efficienti.
Attualmente sono utilizzate due processi: quelli pirometallurgici e quelli idrometallurgici. I primi sono relativamente semplici, ma non sempre i risultati sono ottimali e richiedono molta energia. I secondi, invece, hanno una resa maggiore, ma richiedono elevate quantità di acqua e di sostanze chimiche i cui reflui vanno gestiti in maniera corretta.
In Italia alcune realtà stanno lavorando sul riciclo delle batterie al litio. Ad esempio, nei laboratori di Enea (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) si sta studiando come valorizzare i materiali e le componenti delle batterie a fine vita. Serve però ampliare i processi su scala industriale in modo da rendere davvero realtà, competitivo e sostenibile il riciclo delle batterie al litio.